" Se fossi nata qui, sono certa che per me il profumo degli agrumi sarebbe indissolubilmente legato al Natale. Per le feste tutti i negozi di Assisi sono addobbati con rami di limoni. A contrasto con la pietra chiara, il fusto brilla, quasi emanasse luce propria, e il suo profumo impregna l'aria. In tutta Cortona, fuori dei negozi di alimentari, cesti pieni di clementini rallegrano le strade. I bar servono spremute di arance rosso sangue, le migliori. La prima sensazione-di gusto un po' asprigno, come di pompelmo- vira subito in una squisita dolcezza...."
(da Sotto il Sole della Toscana di Fraces Mayes)
Come ho già detto in occasione di questo post, amo guardare l'Italia con gli occhi degli stranieri che la amano, e che la vivono come uno stato mentale...Se poi a narrare quello che il cuore detta è la penna di Frances Mayes, e nella traduzione sapiente di Idolina Landolfi, il miracolo si compie. L'Italia si mostra in tutto il suo splendore di antica giovinetta: maestra di cultura e di vita, ogni giorno si svela in un'epifania di bellezza, di armonia, di gusto.
Mai film fu meno azzeccato e più lontano dal libro da cui ha preso spunto. Grazioso, ma pieno di luoghi comuni, di rigidi stereotipi, di personaggi ridotti quasi a maschere ( il complesso e delizioso personaggio del marito di Frances, Ed, non è che accennato alla fine! ), il film non rende assolutamente giustizia al libro. Comunque, le meravigliose musiche di Christophe Beck colmano ampiamente ogni possibile lacuna....
Sono rimasta da subito incantata da questo libro, e dal suo seguito: in un momento in cui anche io stavo lottando con una casa vecchia e malmessa, alle prese con fosse biologiche, concimazioni di piante agonizzanti, bomboloni del gas irriducibili, il sogno di Bramasole, la casa tanto amata da Frances e dal marito, rovinosa e bellissima, mi ha dato la forza per proseguire i lavori!
Certo: casa mia non è esattamente Bramasole....non si affaccia su un lago, non è immersa tra i ruderi inverditi di Cortona: non ho trovato affreschi, nel rifare l'intonaco e nel disfare i muri, ma solo tracce di vernici dai colori improbabili, e una macchinina di ferro: e poi tanti, tanti lavori sarebbero ancora da fare: ci vorrebbero soldi, forze, tempo....
Però.... io ,il mio percorso , dentro di me l'ho fatto comunque: ristrutturare una casa in rovina è come rinascere noi stessi, valorizzare tutto il bello, il buono, il saggio, il forte che giace, sepolto, dentro di noi....Piantare delle rose in un giardino disseccato, vederle fiorire l'anno dopo....è un'emozione che non si può descrivere!
Quindi, nella mia casetta "stortignaccola", ma adorata, brindo a Francis col suo solare e profumato sorbetto, che racchiude tutto il sole dell'Italia!
SORBETTO DI MANDARINO rivisto da me
Fate uno sciroppo con una tazza (240 ml circa ) di zucchero e una tazza di acqua: portate ad ebollizione e fare sobbollire per cinque minuti. Unite poi una tazza di acqua e una tazza e 1/4 di succo di mandarino spremuto e filtrato. Aggiungete inoltre un cucchiaio di succo di limone e, dopo averla ben lavata, la buccia di cinque o sei mandarini che si siano usati per il succo ( per Francis Mayes, dovrebbe essere la buccia di TUTTI i mandarini utilizzati per la spremuta, ma secondo me il risultato darebbe un'acidità troppo marcata! ) tritata finissima in un robot ;eliminate eventuali pellicine che non si fossero disfatte...
Mettete il tutto in frigo e lavoratelo poi in gelatiera secondo le istruzioni del vostro apparecchio.
Se volete potete servire insieme dei biscottini al cioccolato ( come consiglia Francis ), o ( come consiglio io ) alla vaniglia: il cioccolato infatti rende troppo forte l'insieme, mentra la vaniglia esalta il profumo del mandarino in maniera più discreta.
(da Sotto il Sole della Toscana di Fraces Mayes)
Come ho già detto in occasione di questo post, amo guardare l'Italia con gli occhi degli stranieri che la amano, e che la vivono come uno stato mentale...Se poi a narrare quello che il cuore detta è la penna di Frances Mayes, e nella traduzione sapiente di Idolina Landolfi, il miracolo si compie. L'Italia si mostra in tutto il suo splendore di antica giovinetta: maestra di cultura e di vita, ogni giorno si svela in un'epifania di bellezza, di armonia, di gusto.
Mai film fu meno azzeccato e più lontano dal libro da cui ha preso spunto. Grazioso, ma pieno di luoghi comuni, di rigidi stereotipi, di personaggi ridotti quasi a maschere ( il complesso e delizioso personaggio del marito di Frances, Ed, non è che accennato alla fine! ), il film non rende assolutamente giustizia al libro. Comunque, le meravigliose musiche di Christophe Beck colmano ampiamente ogni possibile lacuna....
Sono rimasta da subito incantata da questo libro, e dal suo seguito: in un momento in cui anche io stavo lottando con una casa vecchia e malmessa, alle prese con fosse biologiche, concimazioni di piante agonizzanti, bomboloni del gas irriducibili, il sogno di Bramasole, la casa tanto amata da Frances e dal marito, rovinosa e bellissima, mi ha dato la forza per proseguire i lavori!
Certo: casa mia non è esattamente Bramasole....non si affaccia su un lago, non è immersa tra i ruderi inverditi di Cortona: non ho trovato affreschi, nel rifare l'intonaco e nel disfare i muri, ma solo tracce di vernici dai colori improbabili, e una macchinina di ferro: e poi tanti, tanti lavori sarebbero ancora da fare: ci vorrebbero soldi, forze, tempo....
Però.... io ,il mio percorso , dentro di me l'ho fatto comunque: ristrutturare una casa in rovina è come rinascere noi stessi, valorizzare tutto il bello, il buono, il saggio, il forte che giace, sepolto, dentro di noi....Piantare delle rose in un giardino disseccato, vederle fiorire l'anno dopo....è un'emozione che non si può descrivere!
Quindi, nella mia casetta "stortignaccola", ma adorata, brindo a Francis col suo solare e profumato sorbetto, che racchiude tutto il sole dell'Italia!
SORBETTO DI MANDARINO rivisto da me
Fate uno sciroppo con una tazza (240 ml circa ) di zucchero e una tazza di acqua: portate ad ebollizione e fare sobbollire per cinque minuti. Unite poi una tazza di acqua e una tazza e 1/4 di succo di mandarino spremuto e filtrato. Aggiungete inoltre un cucchiaio di succo di limone e, dopo averla ben lavata, la buccia di cinque o sei mandarini che si siano usati per il succo ( per Francis Mayes, dovrebbe essere la buccia di TUTTI i mandarini utilizzati per la spremuta, ma secondo me il risultato darebbe un'acidità troppo marcata! ) tritata finissima in un robot ;eliminate eventuali pellicine che non si fossero disfatte...
Mettete il tutto in frigo e lavoratelo poi in gelatiera secondo le istruzioni del vostro apparecchio.
Se volete potete servire insieme dei biscottini al cioccolato ( come consiglia Francis ), o ( come consiglio io ) alla vaniglia: il cioccolato infatti rende troppo forte l'insieme, mentra la vaniglia esalta il profumo del mandarino in maniera più discreta.
14 commenti:
conosco bene il libro, assisi e cortona dove tutte le volte che vado non manco mai d'andarmi a rivedere quel capolavoro che è il lampadario etrusco,poi ci sono localini deliziosi dove spizzicare ecc....... ottima la ricetta, io recentemente invece ho postato il sorbetto con mele smit verdi, come accostamento preferisco i biscottini con cioccolato forse x sono siciliana ed amo i sapori forti buona giornata
bellissima ricetta,un sorbetto con uno dei buonissimi frutti che la stagione ci offre ;)
Sai che anch'io ho molto amato questo libro? Non letterariamente parlando, intendo, perché lo stile non è nelle mie corde, ma per i contenuti, l'amore per la Toscana e per la sua cucina, che vivo e condivido... Bellissimo sorbetto, non ne ho mai fatto uno, ma mi piacerebbe provare... Chissà se c'è modo di farlo senza gelatiera? Ah, nel mio post sulla Provenza ho risposto a te e agli altri, per precisare che amo e conosco bene la Francia e la Provenza, non intendevo assolutamente rinnegarle... ma amo anche il sarcasmo... e che ci posso fare? ;-)
alle volte sarebbe m,eglio che guardassimo il nostro bel paese con gli occhi di un turista, risopriremo molte particolarità e cose interessanti, che purtroppo vanno spesso dimenticate!
ci piace molto questa tua versione del sorbetto al mandarino,la proveremo di sicuro e poi ti faremo sapere!!
un bacione
uff...mi devo assolutamente comprare una gelatiera...ma quanto mi ispira quest sorbetto al mandarino??
@ Marcella Candido Cianchetti Hai ragione: il lampadario etrusco è una vera meraviglia! E credo che anche il tuo sorbetto con le mele Granny sia davvero freschissimo ed invitante....vengo subito a dare un'occhiata! Buonissima Giornata! :-) P.S. se ti piacciono le mele verdi, qualche tempo fa ho postato un risottino niente male...se hai voglia, vai a vedere!
@ Mirtilla Niente è più evocativo delle feste e del Natale che il profumo di questo morbido, colorato ,delizioso frutto! Ti abbraccio :-)
@ Onde99 Io credo che farlo senza gelatiera sia possibile, ma sia un'impresa titanica....non so: forse congelando dei piccoli cubetti del composto, e poi frullandoli a tutta velocità con un apparecchio potente...Avevo colto il lato ironico, non ti preoccupare! :-D Solo che non sapevo quando e quante volte tu fossi stata in Provenza, e se davvero tu ne fossi rimasta un po' delusa! E poi, quello che tu chiami il tuo sarcasmo...io lo adoro! Sei una delle persone che leggo più volentieri, sei davvero simpatica e piacevolissima! Infatti il tuo post l'ho letto e riletto, perchè era davvero troppo divertente ( P.S. anche io tutte le mie magiche spezie provenzali, le ho comprate al mercato e nei supermercati, se no... ) Bacioni :-)
@ Manu e Silvia Buongiorno, ragazze! Se vi piacciono i sorbetti, questo non vi deluderà...fatemi sapere! Bacioni :-)
@ Denise Ora di gelatiere se ne trovano di belle a prezzi abbordabili: un consiglio....non prenderla proprio precisa per le tue esigenze: prendila un po' sovradimensionata...vedrai come va via facile, il gelato fatto in casa; e poi grande o piccola la gelatiera la devi comunque lavare, sistemare: quindi meglio averne una un po' più grande, se vengono parenti e amici! Un abbraccio :-)
Ohhh.... grazie, arrossisco!!!
il film, dicono perfin melenso, non ho avuto occasione di vederlo, però m'incuriosisce per via delle locations!
mi piace quel che dici dello stato mentale con cui si potrebbe/dovrebbe vivere il nostro contesto, con occhi nuovi con stupore ed entusiasmo!
ed è bello sentirti dire di quelle rose, del legame affettivo che si crea con il luogo e con la terra,
il sorbetto poi da acquolina davvero!
@ Papavero di Campo Melenso...ecco l'aggettivo che mi mancava! A me, è piaciuto proprio pochino pochino....E poi...non c'è il sorbetto : ed è gravissima lacuna! Bacioni :-)
vado a vedere il tuo risottino buona giornata
Ciao Romy!
Il libro purtroppo non lo conosco, rimedierò! Questo sorbetto ha il colore del sole! Immagino il profumo!
Un abbraccio!
@ Marcella Candido Cianchetti Fammi sapere se ti è piaciuto! baci :-)
@ Camomilla E' davvero un bellissimo connubio, quello fra il freddo del sorbetto ed il colore così solare, che ricordano tanto l'estate, ed il caldo profumo del mandarino, natalizio ed invernale! E poi come sorbetto....è davvero facilissimo! Perfetto per chiudere un pranzo a base di pesce! Ti abbraccio :-)
Ciao Romy! buon anno!!!
il libro non l'ho letto, ma ho visto il film che, come dici tu, non è niente di eccezionale!
Avevo già sentito dire che il libro è molto più meritevole della sua versione cinematografica, come spesso accade!
bellissimo post, meraviglioso il sorbetto! :-))
un bacione!
@ Essenza di Vaniglia Ciao!!! Hai ragione, il film è proprio poca cosa: ed è un vero peccato, perchè Diane Lane è bravissima, le location sono meravigliose per loro natura, la musica splendida ( è quella che senti...) e la storia del libro, adattata un pochino, era già bella e intensa di per sè...perchè farne un film simil-romantico, così infarcito di luoghi comuni? Un bacione e buona giornata, cara Essenza!
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