domenica 31 maggio 2009

Un Tè con Sissi...moelleux alle albicocche...



"Sono un gabbiano che non appartiene ad alcun paese....


Nessuna spiaggia è la mia patria....


Non mi affeziono a nessun luogo....



...Volo di onda in onda."... (Elisabetta d'Austria)


Moelleux alle albicocche....( tratta da "Desserts" edizioni Marabout )

100 g di pinoli tritati grossolanamente
250 g di burro ammorbidito
250 g di zucchero
3 cucchiaini da caffè di scorza di arancia grattugiata
3 uova, leggermente sbattute
310 g di farina ,con lievito incorporato, ben setacciata
200 g di albicocche secche tritate finemente
250 ml di succo di arancia

Preriscaldate il forno a 180°.
Imburrate ed infarinate un grande stampo per dolci ( io ho usato metà dosi e mi è venuta una bella tortina di circa venti cm di diametro, quindi...).

Tostate in un padellino antiaderente i pinoli, fino a farli ben dorare...fateli quindi raffreddate leggermente.

Lavorate con la frusta il burro con lo zucchero e la scorza grattugiata, sino ad ottenere una crema: versate quindi in più volte le uova, mescolando bene ad ogni aggiunta, e quindi incorporare a cucchiaiate la farina, i pinoli, le albicocche ed il succo di arancia. Se le albicocche, nel tritarle, risultassero parecchio appiccicose, aiutatevi ,nel maneggiarle e nel tritarle, con poca farina....

Versate il composto nella teglia, livellando bene con una spatola...
Fate cuocere per un'ora e venti circa ( eventualmente cuprite la torta, a metà cottura , con una stagnola, perchè tende, come vedete dalle foto, a prendere facilmente colore, anche se non brucia! )

Fate riposare la torta nella teglia per dieci minuti circa, quindi sformatela e mettetela su una gratella per dolci, a raffreddare....

Ho scelto il tè Principessa Sissi di Peter's Tea house per il sentore sottile e vellutato dell'albicocca, impreziosito da petali di girasole....


mercoledì 27 maggio 2009

Muffins alle olive e rosmarino: elogio dei monoporzione 2!



Come vi avevo accennato qui, in questo periodo, complici anche le belle giornate e le scampagnate "fuori porta", mi sono messa a sfornare muffins a più non posso , e con grandi soddisfazioni, visti i consigli e le preziose dritte della mia amica Onde...

Esercito di gnomi paffutelli e coloriti escono dal mio forno pimpanti ed impettiti, per avviarsi, una volta raffreddati, a rallegrare la tavola della colazione... ad allietare il caffè d'orzo che la mia vicina di casa ( quella che mi dà sempre le verdurine dell'orto...grazie, Vanna! ), prende sempre nel pomeriggio.... o il mio tè pomeridiano ( a proposito...ve l'avevo detto che amo il tè? )....

Ma anche ad accompagnare, a pranzo, un bel piatto di affettati profumatissimi...AFFETTATI?
Eh certo....perchè niente è più stuzzicante di un bel muffins salato, magari leggermente intiepidito in forno, per accompagnare i piatti freschi dell'estate...

Ho provato questi muffins alle olive farcendoli con una rosea, tenerissima fetta di mortadella di Bologna.... al primo morso sono stata presa da una michelangiolesca miscellanea di tormento ed estasi: l'estasi la capirete...il tormento era quello di non poter mangiare tutta l'infornata! ;-P



Muffins alle olive e rosmarino ( tratti ancora una volta dal libro citato qui...mai 9 euro furono spesi meglio! )



1 tazza e 1/2 di farina ( con tazza si intende l'equivalnte di un quarto di chilogrammo scarso ...)
1 cucchiaio di lievito in polvere per torte salate ( io ho usato questo qui )
150 g di margarina di ottima qualità (questo non c'è scritto, ma ce lo metto io! )
1/2 tazza di olive nere in salamoia denocciolate
1 cucchiaio di rosmarino molto ben tritato
2 uova
1 tazza di latte
sale, pepe q.b.

Tritate grossolanamente le olive con la mezzaluna.
In una ciotola riunite la farina setacciata col lievito, un po' di sale e di pepe, il rosmarino tritato e le olive.
Ponete sul fuoco dolcissimo la margarina: dovrete farla fondere senza che si scurisca: quindi lasciatela raffreddare un poco...
Sbattete velocemente le uova, ed aggiungetevi la margarina ed il latte, a filo.
Mescolare i due composti molto brevemente: solo così i muffins avranno sicura riuscita!
Riempite per tre quarti degli stampini da muffins di silicone, o quelli classici in allumino, o carta, ben imburrati ed infarinati: infornate per 20/25 minuti circa a 190°, avendo cura di farlo quando il forno non avrà ancora raggiunto la temperatura , per permettere ai muffins di gonfiarsi più dolcemente ed armoniosamente...

A cottura ultimata ( li vedrete ben dorati, o potrete anche utilizzare uno stecchino ), aprite il forno e lasciateli raffreddare qualche minuto negli stampi: dopo li toglierete e li metterete a freddare su una gratella. Servite freddi o appena tiepidi, magari imburrati: come vi ho suggerito sono perfetti con i salumi....ma anche per accompagnare un ottimo tè bancha!


...dettagli golosi.....



Guardandola bene, mi sono resa conto, anche e soprattutto grazie alla gentile segnlatazione di Desperate-Houseviz, che questa ricetta può andar benissimo anche per la raccolta Ricette da Schiscetta...quindi vorrei parteciapare anche io a questa simpatica iniziativa. Questi muffins infatti possono essere portati benissimo in ufficio, per un pranzo veloce ma non meno gustoso...e poi anche io, come vi dicevo nel post precedente, anche io ogni tanto preparo la mia "panierina" ( come la chiamiamo qui da noi... )




lunedì 25 maggio 2009

Elogio dei monoporzione ...muffins all'ananas!




Quando ero piccolina, e mi portavano in campagna, praticamente facevo la valigia....la bambola coi suoi vestitini...quaderni e matite...i miei libri preferiti...i ciottolini.

Ora che ho trentasette anni, più o meno è la stessa storia...:-P

A volte andiamo alla casetta in collina dai suoceri...o magari, nel pomeriggio ,vado a trovare la mia mamma, che ha un pezzettino di terra a due minuti di macchina da casa mia....
Ecco che già pregusto l'immenso piacere di sorseggiare un tè sotto Nonna-Pomo ( così ho chiamato un immenso esemplare di Dyospiros, che troneggia in mezzo al prato alla terra dei miei, e che ogni tanto mi bombarda coi suoi buffi frutticini verdi, duri da morire...), o di smangiucchiare qualche cosa di buono sulla sdraio, guardando crescere gli olivi ( quest'anno abbiamo avuto ben ... cinque litri di olio! ).

Come potrei non officiare il mio rituale preferito, il tè delle cinque, in mezzo a quel verde? So che mi capite, ormai...
Però ,c'è un però: devo portarmi tutto perchè ,nonostante i mie sforzi nel convertire al tè delle cinque tutta la famiglia, non ho ancora raggiunto risultati apprezzabili, se non con mio marito: non troverei mai neanche una misera bustina, nella credenza di campagna , e neanche ce la lascerei, visto che non andiamo tutti i giorni., e l'umidità certo non le gioverebbe....
Che faccio, allora? Mi ostino a portarmi dietro tutto il mio piccolo universo del Five O'Clock, e ovunque io vada mi segue il mio lillipuziano , fedelissimo esercito composto di: tazzina da battaglia, teierina da battaglia, colino di bambù, tovaglietta ricamata, cucchiano a modo, scatolina con le foglie che , quel giorno, più mi ispirano e l'immancabile dolcino, di solito...monoporzione!

Perchè, direte voi, non portare, anzichè tanti piccoli dolci, un bel "dolcione" da condividere con gli altri? Se vedeste come mio suocero taglia le torte, capireste da voi....E poi, specialmente in occasione di solenni scorpacciate di prosciutto, formaggio e baccelli, capita che ci sia chi il dolce proprio non lo vuole....portando dei dolcetti monoporzione, quindi, si evita di riportare a casa torte smangiucchiate e crostate sbocconcellate...

E sono i muffins che si sono rivelati, spesso e volentieri, un'ottima soluzione!

Sono d'accordissimo con la mia cara Onde: mamma mia, quanto mi ero riconosciuta in questo post! Quante volte anche i miei muffins, dopo essersi vigorosamente e trionfalmente gonfiati, si erano poi miseramente "seduti", come dice lei! Ora ho capito che il trucco è mescolare poco l'impasto, e metterli, se non a forno freddo, almeno a temperatura di cottura non perfettamente raggiunta: in questo modo si gonfieranno con maggior lentezza , dolcemente: e soprattutto con maggior determinazione rimarranno, anche a raffreddamento avvenuto, morbidi e pasciuti, senza tristi afflosciamenti e "svenimenti" improvvisi....Grazie, Ondina, per il tuo consiglio prezioso!

Muffins all'ananas ( ricetta tratta da Colazione Americana: Muffins, donuts, pancakes & Co. della collana Il Ricettario di Casa )

Dosi per 10 muffins circa:

250 g di farina oo
90 g di zucchero
2 uova
3 cucchiai di burro fuso
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
350 g di ananas sciroppato in scatola
sale

Accendete il forno a 180°, e ungete, infarinandoli poi, degli stampini per muffins ( vanno benissimo anche quelli in silicone, che permettono di saltare a piè pari questa operazione...). Sgocciolate l'ananas, tenendo da parte il succo, e tagliatelo a dadolini piccoli. Mescolate a perte la farina setacciata col lievito, lo zucchero ed un pizzico di sale. In un'altra ciotola ancora sbattete velocemente le uova, unite a filo, mescolando, il burro fuso leggermente intiepidito e lo sciroppo: poi mettete anche i tocchetti di ananas. Unite quindi tutti gli ingredienti e mescolate molto rapidamente, senza insistere troppo.

Aiutandovi con un cucchiaio riempite gli stampini fino a tre quarti della loro capacità, e cuocete i votri muffins per 20/25 minuti. Lasciateli qualche minuto nei loro stampi, poi sformateli e fateli raffreddare su una gratella. Servite freddi o appena tiepidi.

Sono ottimi anche dopo giorni: basterà ripassarli velocemente nel forno tiepido! Squisiti con il latte freddo, troveranno il loro degnissimo compagno in un Darjeeling leggero, a cui donerete una preziosa sfumatura speziata se nella teiera, assieme alle foglie, aggiungerete un chiodo di garofano, per poi filtrare il tutto!
Alla prossima con dei muffins salati!




mercoledì 20 maggio 2009

Gunther-mania!



Caro Gunther....devo proprio ringraziarti! Ho provato la torta all'arancia che hai preparato, con tanto affetto, alla tua mamma per la sua festa.....ma anche la pasta frolla all'olio extravergine di oliva, quella che avevi consigliato con il Clementine Curd.... ma sono squisitissime!

Certo....ormai mi conosci, mi conoscete tutti....non potevo non cambiare qualche cosa nel procedimento! ( per le ricette originali, mi sembra giusto rimandarvi al blog Ricette Vagabonde...)

Per quanto riguarda la torta all'arancia, l'ho tagliata a fette e l'ho leggermente bagnata con uno sciroppo leggerissimo, fatto con acqua, poco zucchero e bucce di arancia, il tutto sobbollito per cinque minuti e poi lasciato intiepidire: l'ho servita, poi, decorandola con scorzette di arancia candite....Il profumo era veramente inebriante, ed ha accompagnato a meraviglia lo scuro , esperidato tè nero al mandarino , acquistato alla Drogheria Manganelli di Siena....




La pasta frolla all'olio di oliva , poi, è stata poi una scoperta.... esaltante!
La crostata resta friabile per giorni, oltre ad essere molto più salutare di quella, ottima ma ricca di colesterolo, fatta con il burro....E' chiaro, è bene scegliere un olio dal sapore non troppo ruvido e piccante...comunque sia,la marmellata di agrumi "asciuga" il tutto, rendendolo estremamente appetitoso...
Io non ho utilizzato, come copertura, il seppur ottimo Clementine Curd consigliato da Gunther, ma una marmellata di Mandarini di Sicilia che ho trovato al supermercato dove mi servo quasi sempre, nella linea "Sapori & Dintorni", e che devo dire è davvero di ottima qualità....




Che dire?
A voi tutti consiglio di provare queste ricette, che sono splendide, di sicura riuscita e che si prestano, come avete visto, anche a diverse varianti...

A Gunther un grazie per aver regalato a me e a mio marito , complice il tè che vi ho detto, ed il giardino in fiore, un Five O'Clock davvero superlativo!


Ah...un buon tè fumante!


Ma dove andranno, così di corsa?


Il tè al mandarino, ricordo di una splendida giornata trascorsa a Siena....


Dettagli made-in-mamma! :-)


Scurissimo, fragrante keemun....profumate scorzette....un infuso da sogno!



sabato 16 maggio 2009

Tahina....la luna e tu!


Profumo di rose e gelsomini...Il velluto di un cielo profondo, trapunto di stelle grandissime...Ogni anno troviamo il modo di andarci, per ripetere la magia....

E' Les Aromes, un piccolo albergo vicino Grasse...Poche camere semplici ed allegre, ed un ristorante greco ed armeno al piano terra....fuori, grandi alberi, piccole luci appese ai rami, il canto lontano di grilli e ranocchie a ricamare un silenzio da fiaba.

E' qui che ho assaggiato la Tahina per la prima volta, e ne sono rimasta incantata...La consistenza cremosa, il sapore freschissimo dato dall'unione con lo yogurth, ma anche "caldo" e scioglievole al palato della pasta di sesamo....il tocco speziato dell'aglio e della paprika, mi hanno subito conquistato....

La tahina è una pasta ricavata dai semi di sesamo, dalla consistenza vellutata, e dal meraviglioso color nocciola.
E' molto usata nella cucina mediorientale, e si presta alle più svariate preparazioni: anche ad impreziosire un toast dolce o una tartina salata, un po' come il burro di arachidi: è chiaro, si tratta di un grasso,e quindi è bene non eccedere, ma si tratta pur sempre di sesamo, ricco di acidi grassi monoinsaturi e di acidi grassi essenziali. L'unione con lo yogurth e l'olio extravergine ne fa un alimento ricchissimo e prezioso, calorico ma anche e soprattutto benefico....Provate la Tahina sulle insalate, che condisce regalando loro un gusto tostato e rotondo...!

Salsa di Tahina e Yogurth

dosi per una ciotola

4 cucchiai ben colmi di yogurth greco
4 cucchiai di tahina ( la si trova nei negozi etnici e, una volta aperta, è bene conservarla in frigorifero )
succo di limone
sale
olio evo
paprika dolce
uno spicchio di aglio spremuto con l'attrezzino , o tritato molto molto finemente

Mescolare bene la tahina prima di utilizzarla, dato che tende a dividersi in una parte più solida e cremosa, che scende in basso, e in una oleosa, che galleggia...

Mischiate lo yogurth con la tahina: unite l'aglio ed un cucchiaio circa di succo di limone. Aggiustate di sale. Mettete un generoso giro di olio sulla superficie della crema, facendolo penetrate con morbidi giri di cucchiaio...Cospargete di paprika dolce.

Servite la tahina fresca o a temperatura ambiente, assieme ad abbondante pane arabo caldo ( vanno benissimo anche delle piadine sfogliate, un po' come per lo Tzatziki...)



P.S. Il pane arabo l'ho scovato da Lidl...quanto mi piace! Lo scaldo velocemente, e lo intingo nella salsa....Un pomodoro, poco formaggio magro...questa è la felicità!