Il tutto è nato da una reminescenza universitaria....eccomi, tutta imbacuccata ed infreddolita, che risalgo di fretta Piazza della Signoria a Firenze, dirigendomi verso Via dei Calzaiuoli! Sono con un'amica, la mia nuova compagna di stanza: si chiama Laly ed è spagnola....Abito , infatti, in una casa affittata a studentesse della scuola per interpreti: ogni pochi mesi, cambio le mie coinquiline! E' una cosa triste, perchè,una volta fatta amicizia, dobbiamo separarci: ma è anche divertente, specialmente se vista con gli occhi dei diciotto anni! Si imparano un sacco di cose: quando si riesce a comunicare!
Con alcune ragazze ci capivamo solo a gesti, o con poco inglese ( lacuna mia, non certo loro...), o in francese : mi ricordo una ragazza tedesca alta il doppio di me, con cui si era instaurata un' intesa fatta tutta di sorrisi, disegni, scene mimate alla Marcel Marceau...di lei mi resta un phon , ancora perfettamente funzionante dopo quasi vent'anni, che mi lasciò come eredità del suo soggiorno fiorentino.
Con un'altra, Lynne, della Pensylvania, fervente della Chiesa Avventista e che mi traduceva tutti i testi delle mie canzoni preferite , siamo rimaste in contatti per anni; ad un'altra , Pilar, devo il ritrovamento del mio orologio preferito; ne andavo tanto fiera , perchè l'avevo comprato con i proventi di una sessione estenuante di ripetizioni ad una ragazzina dalla mente duttile come il marmo...: io lo persi e Pilar, quello stesso giorno, dopo aver fatto mille giri, per mille motivi, e non in mia compagnia ,lo trovò, lo riconobbe come mio e ,senza saper niente della mia disavventura, me lo riportò!
Ma le più curiose erano le giapponesi: studiavano nella grande cucina, parlottando tra sè a voce bassissima ,e a qualsiasi ora consumavano tè, ma non il "nostro" tè, con zucchero, limone e biscotti...un tè chiaro chiaro....che sapeva di erba....
Non ne ho assaggiato mai se non un sorso....
Come si cambia col tempo! Pensare che adesso del tè verde giapponese sono non soltanto un'estimatrice....ma una devota!
Comunque, culinariamente parlando, fu con Laly che , in quel giorno gelido di gennaio, feci una magnifica scoperta: i panini al burro di tartufo e prosciutto cotto del bar Perseo! Infreddolite e stanche, eravamo entrate in cerca di calduccio in quel locale: ne uscimmo piene zeppe come due uova....ci eravamo spolverate ogni esemplare del suddetto panino che fosse in circolazione ....e continuammo a parlarne per tutta la strada di ritorno!
L'altro giorno, davanti ad un barattolino di crema di tartufi, memore dell'ottimo prociutto cotto e degli champignons che avevo in frigo, ma anche della pasta sfoglia che giaceva triste e sola nel frigo a pozzetto, ho avuto un flashback: ed ho fatto velocissimamente questa quiche, ristabilendo un filo fra la Romy di allora e quella di oggi! Avevo, dunque:
Una confezione di pasta sfoglia
200 g di panna fresca
3 uova
2 dl scarsi di latte freddo
50 g di emmenthal
champignons affettati: la quantità che serve a ricoprire abbondantemente la quiche, ma anche quella che incontra il nostro gusto!
un cucchiaio di crema di tartufi ( o anche di più! )
3 fette sottili di prosciutto cotto freschissimo e di ottima qualità
prezzemolo, sale, pepe ( noce moscata poca, e a piacere )
Se volete cucinarla anche voi,mettete in uno stampo adatto ( a cerniera apribile o a fondo mobile ) , opportunamente imburrato e infarinato, la pasta sfoglia, ritagliando ai bordi quella in eccesso e bucherellandola con cura coi rebbi di una forchetta.
Stendete sul fondo della pasta le fette di cotto e la crema di tartufi ( potete metterne anche un po' di più, se gradite un gusto più marcato...).
Nel frattempo mescolate velocemente in un'ampia terrina gli champignons bel puliti ed affettati finissimi con una mandolina, poco prezzemolo tritato, l'emmental grattugiato a scaglie, le uova , il latte,la panna, aggiungendo sale, pepe e noce moscata se la si gradisce ( non così tanta, comunque, da coprire l'aroma tartufato! ): versate con delicatezza il composto sulla pasta: infornate in forno ben caldo a 200° per 45 minuti circa: la superficie dovrà scurirsi ...
E' ottima tiepida, appena sfornata, ma anche riscaldata brevemente il giorno dopo!
Con alcune ragazze ci capivamo solo a gesti, o con poco inglese ( lacuna mia, non certo loro...), o in francese : mi ricordo una ragazza tedesca alta il doppio di me, con cui si era instaurata un' intesa fatta tutta di sorrisi, disegni, scene mimate alla Marcel Marceau...di lei mi resta un phon , ancora perfettamente funzionante dopo quasi vent'anni, che mi lasciò come eredità del suo soggiorno fiorentino.
Con un'altra, Lynne, della Pensylvania, fervente della Chiesa Avventista e che mi traduceva tutti i testi delle mie canzoni preferite , siamo rimaste in contatti per anni; ad un'altra , Pilar, devo il ritrovamento del mio orologio preferito; ne andavo tanto fiera , perchè l'avevo comprato con i proventi di una sessione estenuante di ripetizioni ad una ragazzina dalla mente duttile come il marmo...: io lo persi e Pilar, quello stesso giorno, dopo aver fatto mille giri, per mille motivi, e non in mia compagnia ,lo trovò, lo riconobbe come mio e ,senza saper niente della mia disavventura, me lo riportò!
Ma le più curiose erano le giapponesi: studiavano nella grande cucina, parlottando tra sè a voce bassissima ,e a qualsiasi ora consumavano tè, ma non il "nostro" tè, con zucchero, limone e biscotti...un tè chiaro chiaro....che sapeva di erba....
Non ne ho assaggiato mai se non un sorso....
Come si cambia col tempo! Pensare che adesso del tè verde giapponese sono non soltanto un'estimatrice....ma una devota!
Comunque, culinariamente parlando, fu con Laly che , in quel giorno gelido di gennaio, feci una magnifica scoperta: i panini al burro di tartufo e prosciutto cotto del bar Perseo! Infreddolite e stanche, eravamo entrate in cerca di calduccio in quel locale: ne uscimmo piene zeppe come due uova....ci eravamo spolverate ogni esemplare del suddetto panino che fosse in circolazione ....e continuammo a parlarne per tutta la strada di ritorno!
L'altro giorno, davanti ad un barattolino di crema di tartufi, memore dell'ottimo prociutto cotto e degli champignons che avevo in frigo, ma anche della pasta sfoglia che giaceva triste e sola nel frigo a pozzetto, ho avuto un flashback: ed ho fatto velocissimamente questa quiche, ristabilendo un filo fra la Romy di allora e quella di oggi! Avevo, dunque:
Una confezione di pasta sfoglia
200 g di panna fresca
3 uova
2 dl scarsi di latte freddo
50 g di emmenthal
champignons affettati: la quantità che serve a ricoprire abbondantemente la quiche, ma anche quella che incontra il nostro gusto!
un cucchiaio di crema di tartufi ( o anche di più! )
3 fette sottili di prosciutto cotto freschissimo e di ottima qualità
prezzemolo, sale, pepe ( noce moscata poca, e a piacere )
Se volete cucinarla anche voi,mettete in uno stampo adatto ( a cerniera apribile o a fondo mobile ) , opportunamente imburrato e infarinato, la pasta sfoglia, ritagliando ai bordi quella in eccesso e bucherellandola con cura coi rebbi di una forchetta.
Stendete sul fondo della pasta le fette di cotto e la crema di tartufi ( potete metterne anche un po' di più, se gradite un gusto più marcato...).
Nel frattempo mescolate velocemente in un'ampia terrina gli champignons bel puliti ed affettati finissimi con una mandolina, poco prezzemolo tritato, l'emmental grattugiato a scaglie, le uova , il latte,la panna, aggiungendo sale, pepe e noce moscata se la si gradisce ( non così tanta, comunque, da coprire l'aroma tartufato! ): versate con delicatezza il composto sulla pasta: infornate in forno ben caldo a 200° per 45 minuti circa: la superficie dovrà scurirsi ...
E' ottima tiepida, appena sfornata, ma anche riscaldata brevemente il giorno dopo!
16 commenti:
che bello questi racconti universitari!
buonissima questa torta, con la crema al tartufo...molto molto profumata e gustosa!!
bacioni
Devo dirti la verità, girellando tra i vari blog ho sempre visto i tuoi commenti, ma non ero mai capitata sul tuo blog... Per me é stata una rivelazione, sei entrata di diritto nei miei preferiti. Mi sono aggiunta felicemente ai tuoi lettori e visto che ci sono ti comunico questo...
Avrei una nuova raccolta da proporti e alla quale invitarti a partecipare. Se hai tempo passa a trovarmi:
http://lericettedicarolina.blogspot.com/2009/01/raccolta-carnevale-ogni-ricetta-vale.html
Grazie e a presto!
Dev'essere proprio un ottimo connubio di sapori...a me il sapore del tartufo piace se non è fortissimo o prevaricante...in questa ricetta ci sta davvero bene, direi!
Un abbraccione
E' un capolavoro cara...appena l'ho vista dal titolo sulla mia bacheca subito corsa a leggere la ricetta e la storiella delle amiche infreddolite universitarie....che bella vita quell'epoca vero? ecco perché poi i ricordi fanno sospirare assaggiando una deliziosa tortina cosi'.
Bacio affettuoso
Romy...... dimmi quanto buona era... mii sto mangiando il monitor con gli occhi!
Sempre una signora della cucina, non ti smentisci mai...
@ Manu e Silvia Sono stati anni bellissimi....eppure, nonostante fossi giovane, e vivessi in una splendida cità come Firenze, con un sacco di amiche, non cambierei la vita di allora con quella di adesso per tutto l'oro del mondo: ho sempre desiderato avere una casa e una famiglia tutta mia, e anche allora sentivo forte dentro di me la mancanza di qualcuno che, poi... è arrivato! Bacioni :-)
@ Carolina Ben arrivata! Innanzitutto ti ringrazio molto delle tue gentili parole: ho fatto anch'io un giro sul tuo blog, che è davvero carino: ho visto, poi, che sei proprio di Firenze! Ti offro virtualmente, come mia abitudine, uno spuntino: credo che un tè al mandarino ed una fetta di crostata alla frutta siano perfetti....ho indovinato? Ti metto anche io nella mia bacheca : parteciperò molto volentieri alla tua raccolta di Carnevale! Grazie mille di essere passata e...a presto risentirci!:-)
@ Simo E'vero: che sia sulla pasta, sulle uova, nelle torte salate, il tartufo deve essere un "sospiro", altrimenti tende a farla da padrone sugli altri ingredienti! Baci :-)
@ Mariluna Grazie : detto da te che sei così brava, l'aggettivo "deliziosa" mi suona davvero molto gradito! Un abbraccio e buonissima serata!
Mi servirebbe proprio, ora, per scaldarmi (in ufficio si gela), una fetta di quiche fumante, se fosse possibile senza prosciutto, ma con tanti funghi e una cucchiaiata generosa di crema al tartufo senz'aglio! Bellissimi i tuoi ricordi universitari, dev'essere bello vivere quel periodo da "fuori sede" e non come me da "figlia"!
@ Mara Sei davvero carina! Grazie mille per i tuoi apprezzamenti....e una marea di bacioni! :-D
@ Onde99 In questo momento siamo in due, a congelarci...La quiche è finita, quindi non c'è niente che mi possa consolare, se non la cara, vecchia, intramontabile borsa dell'acqua calda ! Sì, è bello fare la studentessa fuori sede...ma io sono sempre stata molto casalinga e abitudinaria, e tutto quell'andirivieni di persone e di case ( ne ho dovute cambiare quattro....) non è che fosse poi un granchè! Ti abbraccio...così ci scaldiamo! :-)
uau, mi è piaciuto un sacco queso post... pensa che su in montagna ho conosciuto una ragazza del sud africa che studia a firenze in questo periodo... eh, deve essere stato bello avere tanti scambi di culture diverse...
ottimi quei panini...e la tua quiche non ne è da meno!!!
un bacione!
una squisitezza questa quiche!
@ Mammadeglialieni Ciao, Cara! Sì, è stato bello e formativo: oggi, forse, avrei saputo "prendere" e "dare" di più....però anche allora ho tratto tanti insegnamenti dalla convivenza con persone così diverse! bacioni :-)
@ Mary Grazie mille! Ha il pregio di essere ottima se leggermente riscaldata, quindi...la si può preparare anche diverse ore prima! Un abbraccio :-)
Che ricordi, eh?.. Sono, forse, gli anni più belli da ricordare, quando tutto sembrava facile..
La tua quiche è perfetta da tutti i punti di vista: sapori, abbinamenti, aspetto...
Romy, non sai quanto mi piace leggere le tue ricette con la storia!
Un bacione!
Cara Romy,
come sono teneri i ricordi del 'tempo che fu' vero? ma ... io sono d'accordo con te ... anche se allora regnava la spensieratezza e tutto il mistero sul futuro ... io non tornerei indietro!
buona giornata cara e grazie di aver postato i premi e delle belle parole
dida
@ Rossa di Sera Sono contenta che ti piaccia leggere i miei racconti: per quanto riguarda la quiche...è sparita in un battibaleno! Era davvero buona....gnam! Bacioni :-)
@ Dida70 Prego! E' vero...quando siamo giovanissimi siamo pieni di energia, ma anche di insicurezze, di incognite...non ci piacciamo mai, e non sappiamo mai come gli altri ci vedano...E' un periodo meraviglioso: ma, al boccio che deve schiudersi, preferisco, anche se ha vita più breve e qualche petaluccio un po' appassito... la rosa! Un abbraccio forte :-)
ciao Rom
che quiche meravigliosa che hai postato oggi!!!
moltoraffinata la scelta degli ingredienti.
un bacione
@ Mirtilla Grazie! Buona giornata, tesoro! :-D ( non so se hai digitato male, ma mi hai chiamato Rom, proprio come mi chiamano in casa! :-) Baci )
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