domenica 4 gennaio 2009

Cioccolatini al sigaro Toscano...


Sì , avete letto bene! Quest'idea mi è venuta per festeggiare in maniera originale il compleanno del blog di mio marito: volevo un dolcino da ricordare; non la solita torta, o i soliti biscotti: ho pensato dunque a un cioccolatino che racchiudesse in sè qualcosa che mio marito amasse moltissimo, ed ho pensato subito ai suoi sigari preferiti...
Devo fare una premessa: mio marito non è un fumatore! Ha scoperto il Toscano anni e anni fa quando era ancora "signorino", e ne è rimasto affascinato: in effetti è un sigaro di carattere, pungente e forte come soltanto noi toscani sappiamo essere, frutto del caso, come tutte le grandi invenzioni ( nacque da una partita di tabacco Kentucky che aveva preso umidità...! ), ed ha sfiorato le dita e le labbra di alcuni dei protagonisti della nostra storia, della nostra musica, della nostra cultura. Amato da Garibaldi in persona, adorato dal grande Mario Soldati, vide nascere le melodie di Verdi e di Mascagni, fu compagno di studi di Levi, Ungaretti, Montale; prediletto da Sciascia e Pirandello, sfiorò le labbra rosse di Oriana Fallaci e i baffi di Giovanni Falcone; persino Gino Cervi, abbandonata la pipa di Maigret, lo sfoggia come un segno di virilità nei panni di Peppone!
Tutto questo per dire che il Toscano, fiorentino di nascita, ma anche grande Lucchese D.O.C. ( anche se della antica manifattura di Lucca rimane soltanto la facciata...) è un pezzo di storia della nostra regione, ed ha aiutato centinaia di donne, impiegate nella sua produzione, ad emanciparsi con un lavoro proprio ( al caffè Di Simo le sigaraie si ritrovavano, vere antesignane del femminismo, per mostrare la propria indipendenza ed il proprio benessere economico...)
Chiaramente.....tutto cum grano salis: il fumo fa male, anzi, malissimo....e lo sappiamo tutti. Ma il profumo del Toscano ( e parlo del Toscano SPENTO ) è davvero eccezionale, così come è uno dei piccoli piaceri della vita rigirarselo tra le dita, leggero e frusciante, e ammirarne la forma bozzoluta, frutto di una sapiente lavorazione manuale....E che dire del nostro tricolore che lo fascia ?
Certo, la dolcezza di certi sigari cubani è altra cosa: basti pensare ai profumi a cui hanno dato ispirazione, come Acqua di Cuba dell'Officina di Santa Maria Novella....ma...sorpresa! Anche la storica Officina ha recentemente prestato i suoi omaggi al Toscano, con l'Acqua di Toscano e Vaniglia, una vera chicca....

Ho preso spunto dalla ganache proposta dalla bravissima Kja sulla base dello splendido volume Humeurs Gourmandes: ma ho apposto alcune modifiche...


Cioccolatino al profumo di Sigaro Toscano


Panna 200 g ( ho utilizzato quella vegetale, ed ho aggiunto due cucchiai in più)
cioccolato al 70% 250 g
burro 60 g (ho usato quello a basso contenuto di colesterolo)
cacao amaro in polvere circa 100 g
un pezzo di sigaro lungo 3 cm circa, sbriciolato grossolanamente con le dita
tre pizzichi di tè lapsang Souchong o Russian Caravan

Ponete nella panna appena intiepidita il sigaro ( non è cosa strana: sono solo foglie disseccate, ed è la combustione , semmai, a renderlo così nocivo! ): lasciate che la panna prenda il profumo della foglia di tabacco per una ventina di minuti. Filtrate accuratamente ( vedrete che un po' di panna verrà trattenuta dalle foglie: ecco il perchè dei cue cucchiai in più! )
Portate quasi ad ebollizione la panna, spegnete il fuoco e mettete il tè, lasciandolo in infusione per tre minuti circa: mentre il tabacco avrà ceduto le "note di testa", il tè cederà il gusto affumicato che renderà l'effetto più credibile e rotondo. Filtrate di nuovo.
Ponete la panna a scaldare: intanto tritate finissimo il fondente, e ponetelo in una ciotola: aggiungete il burro ammorbidito a tocchettini.
Versate la panna bollente sul cioccolato, girando subito e con vigore: si formerà una crema liscia e brillante.
A questo punto, il dilemma era quale forma dare ai cioccolatini. Avrei potuto fare del composto ancora malleabile , ma già ben raffreddato, delle palline e rotolarle a mo' di tartufo nella polvere di cacao amaro. Ma ho pensato di riproporre la caratteristica principale del toscano, ovvero quella di essere fatto a mano, dimodochè ogni esemplare sia leggermente diverso dall'altro e meravigliosamente asimmetrico.
Quindi, quando il composto era ancor tiepido, l'ho posto a raffreddare in un contenitore rettangolare, in modo che avesse uno spessore di mezzo centimetro circa, prima fuori dal frigo, poi dentro. Successivamente, con una rotella, ho ritagliato a mano i miei cioccolatini, rigirandoli poi nel cacao amaro,cosparsi del quale, sempre in frigo, li ho poi conservati.

Il risultato è stato sorprendente: il "fumo di sigaro" si avverte sul palato solo come morbido retrogusto, senza essere fastidioso, ma, anzi, donando rotondità e profondità al cioccolato stesso...Provate, e anche voi, signore non fumatrici, come me: apprezzerete di sicuro questo cioccolatino un po' speciale creato...per una persona speciale!

P.S Nelle foto c'è un piccolo special guest...la tovaglietta a punto croce che la mia mamma mi ha fatto per il mio tè del pomeriggio: guardate cosa è riuscita a fare con un avanzino di tela Aida e con pochi altri scampolini di filo e di nastro...grazie, mum!


11 commenti:

Günther ha detto...

devo farti i complimenti perchè p una ricetta molto interessante, cosi non si fa per amore!!! è bellissimo

Simo ha detto...

Davvero speciale e ricercata questa ricetta, complimenti Romy! E complimenti anche per la bravura della mamma ricamatrice!

Giulia ha detto...

E' grandiosa la tua creatività! Romy, complimenti!
Peccato che non ce l'ho i sigari a casa.. ma vediamo, forse inventerò qualcosa. In più dovrò cercare quel tipo di tè...
Ma l'idea mia piace tantissimo!

papavero di campo ha detto...

romy la tua inventiva è pressochè infinita!
sul toscano, folclore a parte, non ti posso seguire e schivo subito contrariata la scia di chi fuma, al cine all'aperto qualcuno ha l'ardire ma io lo guardo male:)
è la mia asma che decide per la mia decisa intolleranza:)
cmq rum tabacco cioccolatini sono un mix attraente,come il vetiver e il muschio delle fragranze maschili, tutto molto sexy-virile:)

Romy ha detto...

@ Gunther Grazie! Mi piace rimanere nella tradizione, ma anche, ogni tanto fare qualche volo pindarico! Buonissima serata :-)

@Simo Lo sapevo, che la tovaglietta ti sarebbe piaciuta! Grazie mille dei complimenti e bacioni :-)

@ Rossa di Sera Dai, pasticciamo in cucina coi cioccolatini! Vediamo cosa ti inventi, brava come sei...aspetto con ansia! Un abbraccio :-D

@ Papavero di Campo Sono perfettamente d'accordo con te: oltretutto anche io sono asmatica....e nemmeno poco! Infatti di quell'esperienza "fumosa" di mio marito da signorino, fortunatamente, è rimasto solo mezzo sigaro fumato a Natale ( e in giardino! ),tanti libri, qualche buon profumo e...tanta fantasia godereccia! Ti abbraccio forte: viva il profumo, abbasso il fumo ;-)

marcella candido cianchetti ha detto...

post bellissimo,ricetta sicuramente da provare ed il sottofondo x sognare buona epifania ho appena postato

Romy ha detto...

@ Grazie, cara! Passo subito a trovarti: hai sicuramente qualche specialità in serbo per noi! Buona serata :-)

Anonimo ha detto...

Che abbinamento particolare, deve essere molto interessante da provare. Pensa che io avevo fatto anche dei tartufi al te`. La prossima volta metto insieme te` e fava tonka e vediamo cosa viene fuori :)

Romy ha detto...

@ Kja Viene fuori uno spettacolo, te lo dico io! La fava tonka arrotonda, smorza, accarezza: il sigaro dà carattere, è piccante, robusto...l'accoppiata vincente! Bacioni :-)

Anonimo ha detto...

Wow! Grazie! Ho sempre voluto scrivere nel mio sito qualcosa di simile. Posso prendere parte del tuo post sul mio blog?

Romy ha detto...

Sì...sono contenta che ti sia piaciuto questo post! un saluto :-)