martedì 31 marzo 2009

Gelato al torrone e caffè


Eccolo , il colpevole....


Me l'hanno regalato a Natale....

Ero stata brava, tanto brava...e avevo resistito...L'avevo messo nell'angolo più nascosto della casa, infilato in uno scaffale tra scatole e libri, sperando di dimenticarmene....

Ma stamattina c'era ancora....

Nessuna fatina era passata la notte a rubarlo, per farne dolcetti....nessuno gnomo se l'era sgranocchiato...e non si era neanche volatilizzato...Stava lì, trionfante nella sua squadrata beltà, proprio dove l'avevo lasciato.... la carta patinata color avorio, la scritta che sapeva d'antico...che sembrava tracciata dalla mano di un anziano pasticcere, che l'avesse confezionato con amorevole cura...
Me lo sono immaginato, l'anziano pasticcere, con la sua testa canuta e gli occhi miopi chini su un pesante volume ,depositario di fantastiche ricette...l'ho visto con la mente, mentre stendeva l'impasto morbido e profumato di miele con mano esperta sul marmo del bancone...e per chi? MA PER ME, E' CHIARO!!!!
Come fare uno sgarbo all'attempato pasticcere, che tanto per me si era speso? E allo gnomo che aveva rinunciato a sgranocchiarlo?...e alla fatina che si era privata dei suoi dolcetti? Il senso di colpa mi ha sopraffatto.....E ho deciso di mangiarlo....


GELATO AL TORRONE E CAFFE':

500 ml di latte
4 tuorli
70 g di zucchero
un cucchiaio di farina di mais
2 cucchiai di panna da montare o da cucina
un cucchiaio di caffè liofilizzato
80 g di torrone

Sbriciolate il torrone a coltello, eventualmente aiutandovi anche con un batticarne....Dovrà risultare ben tritato: mettetelo da parte.




Montate con la frusta i tuorli con lo zucchero e la farina, sino ad ottenere un composto spumoso e chiaro.
Nel frattempo mettere a scaldare il latte e portatelo quasi al punto di ebollizione, ma senza farlo propriamente bollire. Unite metà del torrone sbriciolato...

Continuando a mescolare, versate il latte a filo nel composto di uova, farina e zucchero, rimettete poi il tutto sul fuoco. Di nuovo portate, mescolando in continuazione, il composto quasi a bollire...si addenserà!
Spegnete, ed unite la panna ed il caffè, miscelando bene il tutto...
Fate raffreddare prima a temperatura ambiente, poi in frigo...

Ponete nella gelatiera, ed azionate secondo le istruzioni...quando il gelato sarà quasi del tutto addensato, unite pian piano il resto del torrone tritato.

Potrete decorare, se volete, con granella di torrone o magari con qualche nocciola, che sarà ancor più buona se leggermente tostata!





giovedì 26 marzo 2009

Addio, inverno!...





...E un altro inverno se ne va... portando via con sè il freddo, le giornate corte e buie, la pioggia uggiosa e battente...

Ma l'inverno non è soltanto questo...è il calore del fuoco della stufa, le luci del Natale, i giochi sulla neve...morbidi maglioni e colorate sciarpe....E' profumo di cannella e cioccolato... è gioielli di ghiaccio sugli alberi....e tutta una serie di piatti prelibati, ricchi , nutrienti e saporiti che ci coccolano e che ci riscaldano quando, fuori, imperversa il brutto tempo...

Questo è il senso della raccolta di Pasta, Amore e Fantasia, raccolta nata sotto lo sguardo amorevole de La Compagnia del Cavatappi che ormai tutti conosciamo, è che è diventata un punto di riferimento importantissimo per tanti foodbloggers; questa raccolta , dal nome "Cattura la stagione..inverno!" si propone di fissare l'inverno in un magnifico quadro: l'inverno coi suoi sapori e con i suoi colori, con i suoi magnifici piatti...Che sia la prima di una serie dedicata alle stagioni?

Vorrei partecipare anch'io a questo contest, che troverete aggiornato su questo blog: vorrei farlo con la ricetta Maiale con pere e funghi porcini , che per me ha proprio tutto il sapore dell'inverno, e dei bei pranzi domenicali nella casetta di campagna dei miei suoceri, accanto al caminetto...







mercoledì 25 marzo 2009

Biscotti al curry e cioccolato bianco...



La scintilla è scoccata quando ho visto questa tavoletta....




L'incontro è stato fulminante: e la voglia di sentire ancora quei profumi, magari in versione croccante e biscottosa, è stata subito fortissima! Del resto la Stainer ci ha abituato agli accostamenti più preziosi ed inconsueti....ma vi giuro che l'incontro tra il Curry Madras ed il cioccolato bianco ha qualcosa di magico....

Ho pensato quindi ad un biscotto croccante, di semplicissima frolla: baciato dal sole caldo e profumato del curry, ma sfiorato anche da un eburneo, lunare raggio di cioccolato bianco: quel tanto che lasciasse sui polpastrelli una cremosa, sottile scia di farfalla...come resistere? Come non mettere le dita in bocca ? ( e poi...perchè mai porre resistenza? )

Questi biscotti sono ottimi come fine pasto, ma anche, naturalmente, con un buon tè Assam: maltato, vigoroso e rotondo , figlio di piante robuste , quasi indomite, l'Assam si abbina a perfezione a questi biscotti delicati, a cui il curry dona un soffio di curcuma, e di fieno greco...una scia di cumino...profumi di terre lontane che inducono al sogno, ma con discrezione...senza , cioè, risultare invadenti in alcun modo....

Biscotti al Curry e cioccolato bianco

200 g di farina oo
100 g di burro ( io ho usato quello a basso contenuto ci colesterolo )
100 g di zucchero
due cucchiaini scarsi di lievito per dolci
un cucchiaino colmo di curry
un uovo

Accendete il forno a 170°. Riunite gli ingredienti secchi in una zuppiera: aggiungete, dopo aver creato una piccola fontana, l'uovo ed il burro freddo a tocchettini ...Lavorate velocemente, cercando di creare la pasta nel più breve tempo possibile, affinchè non si "scaldi ".
Rivestite una placca di carta forno. Stendete col mattarello la pasta, all'altezza di mezzo centimetro, forse meno...ritagliate le forme che preferite ed infornate in forno ben caldo per 20 minuti circa.
Mettete i biscotti a raffreddare su una gratella per dolci.
Una volta che saranno ben freddi, spennellate la parte inferiore con cioccolato bianco sciolto a bagnomaria, e fateli asciugare su un foglio di alluminio...Io ho aggiunto a parte del cioccolato bianco un altro po' di curry, per avere una sfumatura più gialla ed un sapore più deciso in alcuni biscotti.
Ripetete la spennellatura, a piacimento....





martedì 24 marzo 2009

Biscotti all'arancia....tè delle Azzorre...servito Sheffield....




Quando pensiamo al tè la nostra fantasia corre verso le alture dell'Himalaya, verso la piovosa regione del Brahmaputra...o verso il Fujian, in Cina, con le sue vette erbose, e le sue acque scintillanti...o al Giappone, ai suoi erbacei Sencha, ed ai suoi infusi smeraldini....

Ma anche qui, in Europa, la forza di volontà di coltivatori ed appassionati di tè ha dato, e sta dando, i suoi frutti....

Quest'anno, alla mostra, Antiche Camelie della Lucchesia, è stato presentato il primo tè italianissimo: è coltivato dal signor Cattolica, che il 21 marzo ha aperto i battenti della sua piccola, ma curatissima piantagione, vendendo anche poche, preziosissime confezioni di questo vero e proprio miracolo! I 5 Kg annui della sua produzione sono infatti un'autentica sfida ai nostri climi ed alla nostra cultura agricola...ma il signor Cattolica ha tutta l'intenzione di espandersi, per la gioia di tutti gli appassionati di tè, e quindi...per la mia! Se volete saperne di più, date un'occhiata al bellissimo blog di Acilia, e in particolare qui !

Io, ieri, ho voluto coccolarmi con un altro tè raro...quello delle Azzorre!
Fu un certo signor Jacinto Leite ad introdurre nei primissimi decenni dell' '800 alcune piante di tè nell'Arcipelago, portandole con sè dal Brasile...Da lì fu tutto in discesa: già alla fine del secolo la Società di Promozione Agricola delle Azzorre aveva da tempo inserito il tè tra le colture da sostenere: da Macao, in Cina, alcuni esperti furono poi invitati a collaborare con i contadini del luogo, per insegnare le tecniche più appropriate,e per introdurre nuove piante.

Poste al centro dell'Oceano Atlantico, dotate di un terreno leggermente acido, soffice, ricco di ferro, le Azzorre sono la state la culla di questo tè , protetto da dolci colline... E' un tè che viene lavorato in maniere diverse: quello che ho io, come vedete, presenta spesse, coriacee foglie scure, che in infusione liberano un tè di carattere, ma perfettamente equilibrato in tannini, dal bellissimo color cuoio: perfetto da solo, o al massimo con una nuvola di latte, e perfetto per accompagnare dei biscotti...ma...quali?

.....Darjeeling???? Nooooo!....


Non sempre le cose sono quel che sembrano.... Date un'occhiata sotto la scatola...

.....e anche dentro!



Ho preso spunto , per questa ricetta, da un tipo di biscotto che amo alla follia....i Duchy Originals! Vi rimando al bellissimo sito di questa azienda-fondazione: vi renderete conto di quanto, spesso, un personaggio pubblico, in questo caso Carlo d'Inghilterra, sia conosciuto per motivi scandalistici , legati al gossip , alla satira....per la critica feroce, per fatti di cronaca nera o rosa, e non per altri magari più degni o nobili, almeno qui da noi...I
Il principe Carlo si è interessato per anni ed in maniera costante e profonda alle problematiche dell'agricoltura biologica ed ecosostenibile, fondando e promuovendo, fra centinaia di iniziative, anche questo marchio, che produce alimenti di altissima qualità, ma che purtroppo in Italia non è ancora molto conosciuto, o si trova a prezzi davvero notevoli...I.
Innamorata come sono dei biscotti all'arancia candita ed all'avena Duchy ho provato a riprodurli: il risultato è stato diverso, ma non troppo...e comunque davvero buono! Delle gallette croccanti e profumate, non troppo dolci, adattissime ad essere spalmate di un velo di marmellata di arance amare...



E siccome volevo trattarmi proprio, ma proprio bene, ho anche rinnovato il servito che mio marito mi ha regalato per San Valentino, un regalo così bello che ho avuto paura anche solo a toccarlo per diverse settimane, ma che ho voluto comunque utilizzare per regalarmi una coccola a 360°! ( P.S. Grazie, amore mio! )


Biscotti all'avena ed all'arancia ( dose per dieci grandi biscotti...)

farina 00 g 100
farina manitoba g 20
farina di avena g 80
mezzo cucchiaino di sale
scorza candita di arancia g 22
un cucchiaino di lievito per dolci
burro g 45
mezza fialetta scarsa di essenza di arancia
65 g di miele liquido ( sceglitene uno dal sapore non troppo marcato, o un miele di arancio! )

Mescolate le farine, unendo anche il sale, il lievito, la scorza di arancia tritata finissima....
Mettete a sciogliere a bagnomaria o nel microonde il burro....quando è ancor caldo, unitevi il miele ( io avevo dello sciroppo di frumento, ho usato quello! ), e l'essenza di arancia. Fare una fontana negli ingredienti secchi, ed unire quelli liquidi...impastate bene , con forza ma brevemente...
Accendete il forno a 160° circa...
Tirate la pasta con grande cura ( il composto tende a spezsarsi se troppo asciutto! ), all'altezza di 3 mm circa: con un bicchiere da bordo infarinato ritagliate dei biscotti ( ne verrano una decina ) da mettere sulla placca rivestita di carta forno...Infornate per 10/15 minuti: dovranno dorarsi leggermente. Fateli ben freddare su una gratella, e mangiateli al naturale, o spalmati di marmellata di arance.





venerdì 20 marzo 2009

Coppa di fragole con crema di yogurth al basilico...



Niente di più veloce, facile...buono! Niente che sia più leggero e salutare per terminare il pasto, ma anche come spuntino...

Sui banchi della frutta cominciano a far capolino le fragole...rosse, succose, ti fissano dalle loro cassettine coi visetti profumati e lentigginosi, con le loro zazzerine verdi ...."Compraci!...Compraci!..." Sembrano sussurrarmi....Figuriamoci se dicevo di no!

Ma poi....come farne un dessert diverso dal solito zucchero/limone , dato che la dolcezza lasciava un po' a desiderare?




Mi sono ricordata dello Yogurth Greco, di cui, con la bella stagione, è difficile che non abbia una vaschetta in frigo....E del basilico fresco, avanzato dal pesto di ieri....
Cosa usare come "legante"? Avevo bisogno di qualcosa che non coprisse il gusto delle fragole e del basilico, anzi, di un tocco "asciutto" che valorizzasse i sapori senza falsarli....ho pensato alla grappa, anzi, alle grappe che ci hanno regalato per Natale....regalo graditissimo!




Quindi, in quattro e quattr'otto, ho messo su questa sfiziosa macedonia ( le dosi sono puramente indicative...ognuno potrà poi aggiustarle in base ai propri gusti e alle proprie passioni! )

Coppa di Fragole ,con crema al Basilico ...



500 g di fragole
5 cucchiai scarsi di zucchero
due cucchiai di Grappa ( io ho usato quella di Morellino...)
una tazza di yogurth greco
sette/otto foglie di basilico freschissimo, ma anche di più....dipende quanto sono grosse, e quanto sono profumate!

Frullate velocemente lo yogurth col basilico e con due dei cucchiai di zucchero...
Tagliate in quarti le fragole e mettetele a macerare al fresco per una mezz'ora, anche più, con la grappa e tre cucchiai di zucchero...
Componete la coppa mettendo sotto le fragole, sopra la crema al basilico....Tutto qui!

Il basilico è rimineralizzante e digestivo...la fragola è ricca di acqua, diuretica, ed ha pochissime calorie...i benefici dello yogurth sono risaputi....quale miglior dolcetto per terminare il pasto? Se vorrete alleggerirlo ulteriormente, basta che utilizziate in tutto o in parte del dolcificante: anche se credo che sia più salutare lasciare lo zucchero, dato che in fondo si tratta di cinque cucchiai scarsi per tre coppette abbondanti...volendo quattro!
Qualora vogliate , invece, rendere questo semplice dessert un po' più corposo, magari per una merenda, potrete aggiungere dei biscottini tipo lingue di gatto!

Ah...un'altra buona idea per presentare le fragole in maniera semplice, ma un po' inusuale è quella a cui ho fatto cenno in questo post....lemongrass, zucchero, poco vino rosso:sempre con l'aggiunta del vellutato yogurth greco ,zuccherato pochissimo , aromatizzato con qualche goccia di essenza di vaniglia e, questa volta, posto sul fondo della coppetta...

Buon fine settimana a tutti!




mercoledì 18 marzo 2009

Spaghetti con bottarga, lemongrass, pomodorini...



Che fare del lemongrass? Oggetto delle mie fantasie culinarie e delle mie curiosità più ardite, sono riuscita a trovarlo!... e da lì è cominciata tutta una serie di esperimenti...

Il primo è stato una coppa di fragole, a cui ho aggiunto poco zucchero, poco vino rosso, qualche goccia di crema di aceto balsamico e un tocco di lemongrass finemente grattugiato...una delizia!

Il secondo è stato questa pasta....
Piacevolmente fresca e appetitosa, ha riscosso il plauso persino di mio marito, che del pesce non è certo un estimatore....E poi, come tutti i piatti messi insieme in fretta e furia, con semplicità, con cotture velocissime, ma con ingredienti di buona qualità, è risultata una vera scoperta!

Ingredienti per due persone:

spaghetti
50 g di bottarga di muggine intera ( non di quella già polverizzata...)
una decina di pomodorini piccoli, rossi e croccanti
la parte finale, chiara e panciuta di due stecche di lemongrass, tritata finissima
due spicchi di aglio
olio EVO
sale, pepe q.b.

Mettete a bollire l'acqua...
Lavate bene i pomodorini, e tagliateli in quattro....poneteli in uno scolapasta, a perdere un poco l'acqua di vegetazione....
Grattugiate anche la bottarga, togliendo la pelle esterna e sbriciolandola il più possibile ( ma se restano dei pezzettini, saranno anch'essi deliziosi! )
Prendete due panciuti lemongrass e utilizzate solo la parte color avorio, quella finale, che triterete finissima....
Buttate gli spaghetti!
Scaldate quindi in una padella capiente qualche cucchiaio di olio extravergine con due spicchi di aglio che toglierete in seguito ( o che lascerete, magari spremendoli prima con lo spremiaglio per renderli più digeribili...), gettateci i pomodorini e fateli saltare velocemente....
Scolate la pasta al dente e gettatela , ben umida, nella padella , a fuoco alto ...
Saltate velocemente,e aggiungete la bottarga ...mescolate con vigore, aggiustando di sale ( tenendo conto che la bottarga è già ben saporita! )
...Spegnete il fuoco a spolverate di lemongrass, e di poco pepe di macina....
Ancora un salto e ...subito in tavola!

P.S. Mi rendo conto che non sia facilissimo trovare il lemongrass...io l'ho trovato ad un negozio di cibi bio, e l'ho visto anche al Vivimarket di Firenze....Se lo trovate e lo gradite, potrete conservarlo molto a lungo nello scomparto frutta del frigorifero, o anche surgelarlo!
Ma se volete provare questa pasta senza questo ingrediente, io credo che possa essere decorosamente sostituito da una piccola grattugiata di zenzero fresco insieme ad una, altrettanto piccola, di buccia di limone!