venerdì 26 febbraio 2010

Colazione beige: crepe alla ricotta, latte condensato, banana e caramello salato...latte di miglio!




Mamma che titolo....degno di Lina Wertmuller!

Ma che volete....quando ce vò ce vò!
Altrimenti avreste creduto che fosse una semplice crepe alla banana...ma non lo è, signori miei, no....è molto di più!!

E non è nemmeno così esageratamente calorica come potrebbe sembrare dal nome altisonante.....Infatti il latte condensato va a sostituire completamente lo zucchero, la ricotta è magra, la quantità di caramello al burro salato è davvero minima, e resa più abbondante da una leggera "riscaldata" che renda il caramello più liquido, ad insaporire la banana....

La ricetta della crepe? Va bene una qualsiasi, quella che siete abituati ad utilizzare...io per esempio vado molto ad occhio, non ci metto dentro nè burro fuso, nè zucchero, e per questo vi rimando a qualsiasi altro blog o sito di cucina che sia più serio del mio! ;-P

Il ripieno invece...quello è un'altra storia!
Vi do la ricettina precisa, perchè è venuto così buono che un ingrediente in misura maggiore o minore potrebbe spezzare l'incantesimo!

Per ogni crepe conteggiate:

2 cucchiai colmi di ricotta magra
1 bel cucchiaio di latte condensato
un cucchiaio scarso... scarsissimo! di caramello al burro salato
mezza banana matura, ma non troppo

Il caramello al burro salato è una vera manna dal cielo: la ricetta la troverete qui, perchè la "fondue" non è altro che, appunto, il caramello al burro salato prodotto in una quantità tale da farne quell'uso.... quello, cioè, di inzupparvi voluttuosamente biscottini, pezzi di frutta, di pan brioche!
Tenete presente che, se le varie operazioni vengono compiute nel modo giusto, non è affatto difficile farlo e che, se se ne preparano discrete quantità, si mantiene molto bene in frigo, a lungo, e può diventare all'occorrenza crema spalmabile, fondue, topping per gelati o complemento di gelati stessi, decorazione etc....
Cosa vuol dire "nel modo giusto? "
Vuol dire non girare MAI il caramello ( al massimo si può muovere leggermente il pentolino... ) affinchè lo zucchero non cristallizzi....vuol dire scegliere un pentolino ben spesso...vuol dire non alzare troppo la fiamma...vuol dire lavorare velocemente al momento in cui viene messo il mascarpone , affinchè non si abbia un effetto " bomba" per lo shock termico!

Una dritta che mi pare utile....mi sono accorta che il mascarpone può essere assai degnamente sostituito da un formaggio spalmabile che comincia col Ph...., anche nella versione leggera, o "Yo"! Anche qui il risparmio di calorie e di grassi animali si fa abbastanza importante!

Ma torniamo alla nostra crepe....
Mescolerete la ricotta col latte condensato, e farcirete la crepe ( mi raccomando, che sia sottile più che potete! )

Poi in un padellino farete fondere a fuoco bassissimo il caramello al burro salato, aggiungerete la banana a rondelle sottili, salterete il tutto per un minuto e...voilà! Sulla crepe!
Se la ricotta ed il latte condensato saranno freschi, la crepe sarà deliziosamente piena di contrasti: fresco-caldo....dolce-salato...Una colazione coi fiocchi, credetemi!

Ad accompagnare la crepe, un latte caldo in cui ho fatto sciogliere un cucchiaino di caramello al burro salato: perfetto a questo scopo si è rivelato, dopo varie prove, il latte di miglio, il cui sapore si sposa perfettamente con questo versatile ingrediente!





mercoledì 24 febbraio 2010

Cioccolatini alla polvere di fata....





" Che facciamo, oggi?....eh? Che facciamochefacciamo?? "

" Facciamo i cioccolatini...."

"Che cioccolatini che cioccolatini? Che ci metti dentro? E per chi li fai, per chi? "

" Li faccio per noi! Così quando Riccardo viene da lavoro, trova qualcosa di dolce, di buono e delicato, e che lo metterà subito di buon umore! E ci metto dentro....ma lo sai che non lo so ancora bene, cosa ci metto dentro!?!....A pensarci ,non è che abbia così tanti ingredienti, in casa! Fammi vedere.....giusto un po' di farina di mandorle... e il cioccolato fondente....e quello bianco al latte...fammi guardare bene in fondo allo stipetto....e dài, su, togliti!
Non volarmi così vicina, puoi farti male, e poi non mi fai vedere niente!... fatina dispettosa...."

" Io dispettosa? Dispettosa io? Va bene, allora non te la regalo più....volevo proprio regalartene un po', per i tuoi cioccolatini! E invece sei brutta e cattiva e non te la regalo più! "

" Che cosa non mi regali più? Che volevi regalarmi, fatina?... mi hai incuriosito, sai! "

" Niente...non volevo regalarti niente!"

" Dai su, non mettere il broncio, fammi un sorrisetto, fatina mia cara! "

"Uhmmmmm...."

" Dai, vieni qui, qui, sul tavolo...Racconta, che volevi regalarmi? "

" Uhmmmm....e va bene! IO.....HO......UNA COSA!!!! Sì, una cosa! "

" E cos'è questa cosa? "

" Una cosa.....MAGICA! "

"Eh, beh, fin qui c'ero arrivata....! "

"Una cosa...unica! Fantastica! Incredibile! Che renderà i tuoi cioccolatini specialissimissimissimi!!! La mia polverina di fata!!"

" La polverina di fata? "

" Sì! Quando avrai preparato il tuo cioccolato, sbatterò le mie alucce, ed una polverina color arancio profumerà il tuo impasto...Saprà d'infanzia, di sole e di festa, e chiunque lo assaggerà cadrà nell'incantesimo...quello del buonumore e del sorriso! "

" Allora, dài, fatina, fa' presto... aiutami!! Sono già le quattro, e tra poco arriverà Riccardo! Su, vola qui sopra, mentre io giro l'impasto...! "




...Ooooh! Che profumo, fatina mia! Cioccolatini così buoni non ne ho fatti mai! Che dici....posso dare la ricetta anche ai miei amici? Vuoi? "

" Quali amici? Quali? Che amici? "

" Quelli del blog! "

" Sììììì sìììì!!!! Che belloooooo! Gliela racconto io la ricetta, posso? vero che posso? "

" Vài! "

"Alllllora....


Prendete del cioccolato fondente al 70%....
Procuratevi degli stampini per cioccolatini, Romy ha quelli di silicone, glieli ho visti io! vero Romy?"

" Sì, vero...."

Le dosi non ve le so dare, perchè dipende da quanti siete, e da quanto siete golosi! Calcolate che quando si fanno i cioccolatini spesso c'è spreco, e per lavorare tranquillamente bisogna "tenersi abbondanti" nelle dosi! Tanto quel che avanzerà potrà essere riusato per le cioccolate calde, per altri cioccolatini, per decori, per ripieni...vero?

" Verissimo!"

" Poi preparate la gansacche....la canasse...la sganasse..."

" Ganache, fatina, ganache! "

" Sì, proprio quella lì! Dovrete prendere la quantità di cioccolato bianco che vi occorrerà , e calcolate la metà del peso di panna ( per esempio 200 g di cioccolato al latte, 100 g di panna meglio se fresca da montare...capito?)
Metterete la panna in un pentolino, la farete quasi bollire e poi....zac! la spengete! ...E ci buttate dentro i pezzettini di cioccolata bianca e la sciogliete per benino, anzi, perbenissimo...vero? "

" Sì...."

" E poi questa sganasce deve raffreddarsi... a temperatura ambiente, insomma!... ma finchè è ancora tiepida ci metterete dentro due cucchiai rasi di farina di mandorle e uno o due battiti d'ali di polverina di fata per ogni 100 g di cioccolata bianca e..."

" Forse loro non l'hanno, una fatina come te...."

" Ah già...allora...metteteci la polvere d'arancia ,mezzo cucchiaino per ogni 100 g di cioccolata al latte....
Fondete dolcemente a bagnomaria o a microonde il fondente, versatelo negli stampini e metteteli in frigo...dopo un quarto d'ora vuotateli, girando lo stampo ( su un piatto per recuperare il cioccolato! ), e pulendolo bene con una spatola....il cioccolato esterno, che si sarà solidificato, resterà attaccato alle pareti....quello interno colerà via, lasciando un involucro vuoto da riempire come vorrete! Pssss....pssss.....mi sa però che Romy ce l'ha tenuto troppo, lo stampino in frigo, perchè non è che siano venuti tanto ripieni ripieni! Ih! Ih! Ih! " :-))

" Guarda che ti sento! Li ho fatti così perchè a Riccardo piace più il fondente del ripieno al latte! Ognuno si regolerà come vuole! Per creare i cioccolatini vuoti si potrà anche usare un pennello ,magari di silicone, da passare più volte all'interno degli stampini, intervallate da passaggi in frigo...oppure svuotare con un cucchiaino l'interno del cioccolatino non ancora perfettamente solidificato..."

" Sì! E poi se non ci avete le formine, potrete fare delle palline con la gansacce e passarle nel fondente e metterle sulla carta forno o sull'alluminio...vero Romy? "

" Giustissimo, con la ganache! "

" Ecco, riempirete i cioccolatini vuoti con la ganaccie, poi li rimetterete in frigo un quarto d'ora...e poi..altro fondente a chiuderli! Dopo un ultimo passaggio in frigo, questo più lungo, saranno pronti per essere tolti dalla formina!
Allora li provate i miei cioccolatini? Spero di sìììì !!
Romy, senti, la posso salutare Manu di FiOrdivanilla? "

" Certo...la DEVI salutare!! Dille che è stata un amore...."

" Manuuuu, sei stata un amore,anzi, un tesoro, anzi...ma è più grande un amore o un tesoro?

" E' uguale, dai, fatina! :-) "

" Grazie per tutto! La polverina che ci hai regalato è buonissima, quanto , anzi, più della mia!!"



...Un po' di magia !!




lunedì 22 febbraio 2010

Crostone di cavolo viola e mele fuji...




Inizio la settimana.... con un tocco di colore!

Ero da tempo alla ricerca di una ricetta che mi permettesse di utilizzare questo magnifico ortaggio dal gusto vellutato, dolce e sapido...

Ho pensato ad un crostone, semplice, ricco e saporito, in cui la morbida consistenza della verdura si sposase al pane spesso e croccante....Ma avendo notato, in varie ricette ( ad esempio qui ) l'accostamento del cavolo rosso, o viola, con le mele, ho creduto bene di sperimentarlo anch' io...

Non ho fatto che prendere ( dosi per tre grandi crostoni )....

Tre fette di pane pugliese, grandi e spesse
tre fette di prosciutto cotto magro ( o una fettina spessa )
mezzo cavolo viola piccolo
una generosa spruzzata di Vodka
una cipolla piccola
uno spicchio di aglio
una mela fuji
mezzo dado vegetale
olio EVO, sale, pepe

Ho messo a tostare il pane nel forno, ad alta temperatura (200°)....
Ho quindi irrorato il fondo di un tegame ,dal bordo spesso e dalle sponde alte, con pochi cucchiai di olio extravergine.
Ho affettato la cipolla finissima, e l'ho fatta stufare a fuoco lento, con pochissima acqua; quindi ho alzato la fiamma, ho aggiunto il prosciutto cotto tritato ed ho tostato un poco.
Ho unito a questo punto il cavolo tagliato a liste sottili e, dopo averlo leggermente rosolato, l'ho irrorato con la Vodka, facendola evaporare velocemente...
Ho poi aggiunto dell'acqua ( una quantità non eccessiva, ma tale da poter poi inzuppare leggermente il crostone ), ed il dado sbriciolato: ho coperto la pentola ed ho lasciato cuocere per qualche minuto il cavolo.
Nel frattempo ho sbucciato la mela, che ho tagliato sottilmente: l'ho aggiunta al cavolo a circa metà cottura, continuando poi sino a che non sono entrambi cotti ( circa venti minuti, ma bisogna saggiare via via con la forchetta...i tempi di cottura potrebbero variare di qualche minuto!

Ho inagliato abbondantemente il pane: ho quindi versato le verdure con un po' di liquido di cottura sui crostoni, ho irrorato di ottimo olio, spolverato con pepe e sale di macina ed ho portato in tavola: il crostone sarà ancora più buono dopo qualche istante, il tempo giusto di inzupparsi a dovere del violaceo, gustoso sughetto!



P.S. Girellando in rete, ho notato un meme , che già tempo impazza tra i foodbloggers ( io l'ho visto da Onde! ) e di cui mi sono letteralmente invaghita!
Si tratta di descriversi attraverso alcuni titoli di libri...carino, vero?
Se siete anche soltanto un po' curiosi.... continuate a leggere!

SEI UN UOMO O UNA DONNA? "Piccole donne" ( Louise May Alcott )

DESCRIVITI:

COME TI SENTI? " Le Metamorfosi " ( Apuleio )

DESCRIVI DOVE VIVI AL MOMENTO: " Beautiful Tuscany " ( F.Meyes )

SE POTESSI ANDARE OVUNQUE, DOVE ANDRESTI? " Va' dove ti porta il cuore " ( S. Tamaro )

COSA AVRESTI VOLUTO FARE DA GRANDE: " I giorni del tè e delle rose " ( J. Donnelly )

LA COSA CHE TI FA SOFFRIRE MAGGIORMENTE: " I cani della peste " ( A. Richard )

UNA COSA CHE NON FARAI MAI: " Amare, tradire " ( A. Carotenuto )

TU E IL/LA TUO/A MIGLIOR AMICO/A SIETE..? " Cane e padrone e altri racconti " ( T. Mann )

COSA TI MANCA: "Kitchen" (B. Yoshimoto )

LA STAGIONE IN CUI TI SENTI PIU’ VIVO: "L'autunno del patriarca" (G.G.Marquez )

MOMENTO PREFERITO DELLA GIORNATA: "Colazione da Tiffany " ( T. Capote )

SE LA TUA VITA FOSSE UNO SHOW TELEVISIVO, COME SI CHIAMEREBBE? " Stranalandia " ( S. Benni )

CHE COS’È LA VITA PER TE? " Innamorarsi dell'amore " ( Osho )

UN ANNO CHE NON SI PUO’ DIMENTICARE: " 2001 Odissea nello spazio " ( A. C. Clarke )

LA TUA RELAZIONE: " Un ponte sull'eternità " ( R. Bach )

HAI PAURA DI..? "Morte a Venezia " ( T. Mann )

IN ALCUNI MOMENTI TI SENTI… " L'imperatore del profumo " ( C.Burr )

UN LUOGO IN CUI NON SEI MAI STATO: " I segreti di Londra " ( C. Augias )

MEZZO DI TRASPORTO PREFERITO: " La corriera stravagante " ( J. Steinbeck )

QUAL È IL MIGLIOR CONSIGLIO CHE TU POSSA DARE? " Ama il prossimo tuo " (E.M.Rèmarque )

UNA COSA DI CUI SEI CONSAPEVOLE:) " La vita è sogno" ( P.Calderòn de la Barca )

OGNI TANTO PENSI CHE… " Italiani si diventa " ( B.Severgnini )

DI COSA HAI BISOGNO IN QUESTO MOMENTO: " Lo zen e la cerimonia del tè " ( O. Kakuzo )

OGNI TANTO TI DOMANDI… " L'anima " ( Platone )

PENSIERO DELLA GIORNATA: " L'importanza di essere onesto " ( O.Wilde )

SE POTESSI RIAVERE INDIETRO QUALCOSA DALLA VITA COSA VORRESTI? " Padre mio" ( A.Merini )

IL TUO MOTTO: " La strategia dell'orso: la forza è nella calma " ( Lothar Seiwert )



venerdì 19 febbraio 2010

Carpaccio di polipo...il segreto rivelato!






...In attesa di tempi migliori....

quelli in cui cucinerò di nuovo quel che avevo fotografato e miseramente ho perduto....sigh! ( o sgrunt? ).....

vi lascio con una ricetta che a dire la verità non è proprio una ricetta ma, come dire..un consiglio, uno spunto, un suggerimento!

Uno di quelli che si trovano nelle Agende di Suor Germana, nei Manuali di Nonna Papera, nei libriccini per principianti e persino sul calendario di Frate Indovino e in Televideo!...ma io, ragazzi, sappiatelo, arrivo spesso dopo la musica!....

Sono sicura , infatti, che sia cosa risaputa, che moltissimi di voi abbiano già carpito il segreto che si cela sotto le gustose, appetitose, rosee fettine di carpaccio di polipo che vendono al supermercato a prezzi esorbitanti, tali da scoraggiare anche un' accanita amante del pesce come me!

Ma se qualcuno non è stato ancora iniziato al mistero del Polipo a fettine, ecco qui svelato l'arcano! Si tratta solo di procurarsi:

Un polipo ( eh, per forza... ) della grandezza desiderata ( non troppo piccolo però! )

aromi ( una carota, un gambo di sedano, prezzemolo, alloro, poco vino, grani di pepe ....)

una bottiglia di plastica ( non preoccupatevi, non va mangiata! )

Lesserete con gli aromi il vostro polipo. Intanto bucherellate il fondo della bottiglia con la punta di un coltello ( se la riscalderete l'operazione sarà facilitata! ).
Una volta che il polipo sarà cotto, dopo averlo, magari, lasciato nell'acqua calda, e a fuoco spento, per un quarto d'ora , a rendere più tenere le carni, lo farete leggermente raffreddare, ma non troppo...ancora caldo dovrà, infatti, essere infilato a forza, premendo molto bene, dentro la bottiglia, opportunamente tagliata ad una certa altezza, diciamo a metà. Per compiere questa operazione vi consiglio di munirvi di guanti in plastica, per non scottarvi e per poter "stipare" comodamente, con forza e con i dovuti aggiustamenti il polipo nello stampo, assai rudimentale ma...efficace!
Una volta che l'avrete premuto con cura, taglierete ulteriormente la bottiglia, se ce ne sarà bisogno, in corrispondenza del polipo stesso: coprirete quindi l'apertura con carta forno o con pellicola e, ponendo sopra un peso ( io ho usato un piattino con su una busta di latte! ), mettere a " scolare " lo stampo per un bel po', sin quando, almeno, il polipo sarà a una temperatura tale da poter essere messo, sempre ben stipato e premuto, in frigo.
Qui dovrà rimanere per una notte ( o un giorno ! ) almeno....lo libererete quindi da tutti gli orpelli e, ancora ben freddo, lo taglierete a fettine sottili, cospargendolo poi di prezzemolo, aglio, limone, sale, pepe di macina ed un buon giro di olio di oliva extravergine.

Ohhhhhhhhhh! Sarà l'esclamazione che accompagnerà l'arrivo del vassoio in tavola!
Mmmmmmm! Sarà quella che verrà di seguito all'assaggio! Accompagnate, magari, con una julienne di verdutine croccanti e freschissime, con un po' di bollicine fredde, e con panini al cumino o al finocchio, perfetti ad esaltare il polipo....Buon appetito e buon fine settimana!






martedì 16 febbraio 2010

Spaghetti con cavolini, pistacchi e zafferano




San Giorgio e il Drago.....
Davide e Golia....
Achab e Moby Dick....
Ettore e Achille....
....Romy e il computer nuovo!

Il mio approccio a questo oggetto nero, lucido e levigato è stato simile a...simile a...ecco, avete presente le scimmie di "2001 Odissea nello spazio", col monolito? Se non ve lo ricordate, ve la rinfresco io, la memoria...





Il mio vecchio PC è tornato a casa sua: voci di corridoio lo vogliono intento a giocare a Bookworm e a scrivere novelle nello studiolo della mia mamma che, dopo averlo comprato per sè anni fa, senza però mai mettere internet, ad un certo punto me lo aveva dato ..."in comodato d'uso" ;-P ...
Ma ora la mia mamma, venendo a casa mia, ha fatto la conoscenza di una certa Alice-adsl...e HA CAPITO!!
....ha capito che su internet c'è U-Tube, dove vedere i passi del merengue , quelli che la maestra di ballo non svela mai a nessuno!
...Ha capito che c'è Casa Cenina, per comprare gli schemi del punto croce, che si può mettere Skype e chiacchierare con le amiche ( e con me )" aggratis "!!

E allora che fa? Se lo riprende! Ma siccome la mama è sempre la mama....me ne compra uno nuovo!

Dopo i primi attimi di gioia ( posso vedere gli altri blog per intero, e non tagliati a metà!! ), smarrimento...panico....dove sono tutti i miei preferiti!?! Raccolti in anni di dura navigazione, minuziosamente ordinati, classificati per argomento, ben stipati nelle mie adorate cartelline gialle...PUF! Spariti nel buco nero cibernetico...E poi Vista, questo sconosciuto, così diverso dal caro, vecchio XP che tenevo a guinzaglio come un vecchio cane , di quelli che non tirano, di quelli a cui basta un'occhiata per capirti!
Ma soprattutto il TTT...il Temutissimo Travaso Totale!...quello di tutte le foto, migliaia...quello dei files musicali...quello dei documenti....

Ed è normale, è chiaro che nel copia-incolla generale, tra dischetti, USB e prese varie, qualcosa vada perduto....ma NON la trecentocinquantesima foto della chitarra di mio marito...nooooooo! NON la foto scattata a Lucca dove, con tanto di berretta, cappottone e pacchi, sembro R2-D2...noooo!
Ecco che si volatilizzano silenziosamente le mie ultime fotine per Chez Moi! Mi rimane soltanto qualche scialba e poco invitante foto-relitto strappata alla tempesta: le foto di questo piatto che, a dir la verità, era proprio buono....ma so che non lo si direbbe, dall'immagine... Ma se soltanto vi fiderete un po' di me, vi procurerete:


Ingredienti per 3 persone:

Una vaschetta piccola di cavolini di bruxelles
qualche cucchiaio di olio EVO
1 spicchio di aglio
mezza cipolla piccola
mezzo dado vegetale
una bella manciata di pistacchi sgusciati
una bustina di zafferano
qualche cucchiaio di panna, meglio se vegetale
parmigiano o pecorino romano
sale, pepe q.b.

Pulite e lessate i cavolini di bruxelles, tagliando a metà quelli più grandi, sino a quando non saranno cotti, ma ancora ben compatti....
Nel tempo in cui l'acqua bollirà, soffriggerete, o meglio, stuferete l'aglio e la cipolla tritati finissimi nell'olio extravergine, in una padella capiente
A cottura ultimata, farete saltare nella padella i cavolini, unendo dopo qualche istante un cucchiaio di acqua calda in cui avrete disciolto il dado ( o potrete anche sbriciolarlo! ) e lo zafferano.
Spegnete il fuoco, unite qualche cucchiaio di panna per legare, ed aggiustate di sale e di pepe. Saltate gli spaghetti, ben al dente, nella padella con il sughetto, e, una volta impiattati, cospargerete di pistacchi, meglio se leggermente tostati in un padellino per esaltarne croccantezza ed aroma.
Alla prossima!






martedì 9 febbraio 2010

Pausa Japan-style: Shincha Temomi e Ichigo Dayfugu!




Ancora la mia adorata Petra....

Spesso, ultimamente, al mattino, me la "coccolo" a dovere, con i guanti di velluto....Perchè è un'autentica bellezza zen....perchè è levigata come un sasso di fiume, e mi piace anche soltanto sfiorarla!...perchè è stato un regalo di natale inaspettato e graditissimo....

Ma per una teiera così...quale tè scegliere? Non il respiro maltato di un Assam, non il sontuoso velluto di un Keemun....Solo la freschezza di un Sencha, può sfiorare quelle pareti nivee, sottili...o un Bancha sussurrarvi la sua mite, paludosa canzone!

Ho scelto uno Shincha Temomi...un tè giovane, a cui non un macchinario, ma le mani dell'uomo, con gesti antichi, sapienti, abbiano dato forma, movimento e vita....Nessuna frattura, nessuna polvere...soltanto aghi sottili, perfetti, croccanti...setosi come fili d'erba in un prato tagliato dal vento!

Ad accompagnare questo tè così speciale, ho scelto dei dolcetti particolari, gli Ichigo Dayfuku, la cui ricetta ho scovato in questo bellissimo blog, la cui simpatica padrona di casa collabora spesso e volentieri con Acilia di Insieme a Tè....

Per la ricetta mi pare dunque doveroso e giusto rimandarvi a questa pagina! Per la ricetta dell'Anko, la marmellata di fagioli rossi Azuki che adoro ( assomiglia a quella di marroni....buonissima! ) vi rimando volentieri, invece, a quello che scrissi tempo fa : a dispetto di quello che potrebbe sembrare, è assai facile, e si conserva a lungo.


いただきます
Itadakimasu! ( buon appetito! )


Shincha Temomi.....


Ichigo Dayfuku in corso d'opera!



venerdì 5 febbraio 2010

Farfalle al persico, curry e pepe di sichuan




Vi auguro un bellissimo fine settimana....

E vi lascio con una ricetta facile facile.....

Un Barbatrucco per ingannare ospiti raffinati, amanti del pesce, quando vorrete servire qualcosa di delicato e particolare, ma, possibilmente, senza farvi fare un salasso in pescheria....

Un escamotage per far mangiare il pesce ad un bambino e abituarlo magari, piano piano, al sapore delle spezie ( guarda.... le farfalle al colore del sole! ).....

Oppure per aggirare un marito che non ama il pesce.

Anzi, che lo odia.

Lo odia con tutte le sue forze.

O meglio....che crede di odiarlo!....
Perchè ogni volta che "glielo propino", dopo il blocco-brontoloso-simil-imbronciato del primo minuto, ne viene poi conquistato....gli piace, gli piace....eeeeeh, se gli piace!
Ma che volete, la sua anima di Maremmano non lo ammetterà mai! :-)


Farfalle al persce persico, curry e pepe di sichuan

Dosi per tre persone

Farfalle
300 g circa di persico
uno spicchio d'aglio spremuto con l'apposito attrezzino ( eh, lo so, sono ripetitiva...ma per me l'aglio, così, acquista in profumo, e diviene più digeribile! )
qualche cucchiaio di olio EVO
quattro foglie di alloro
un cucchiaino colmo di curry
vino bianco
cinque o sei cucchiai di panna vegetale
pepe ( meglio se di sichuan )
dado vegetale, sale

Porrete in una padella abbastanza ampia l'olio con l'aglio, ma farete soltanto scaldare, non soffriggere....Infatti al primo cenno di sfrigolamento dell'olio mettere il pesce persico, tagliato a grossi tocchi, e lo cuocerete indorandolo bene da una parte e poi dall'altra, irrorandolo con un generoso spruzzo di vino, sino a quando non sarà disfatto, con mezzo dado vegetale: aggiusterete solo in fondo di sale, per non far perdere liquidi preziosi al pesce, rendendolo stopposo.....
A metà cottura aggiungerete l'alloro, spezzettato grossolanamente.
Coprirete quindi la pentola, spegnendo il fuoco, e lascerete riposare un quarto d'ora, affinchè i profumi si fondano dolcemente ed il sughetto possa un po' freddarsi.
Allora toglierete l'alloro aggiungerete la panna, in cui avrete con cura stemperato il curry.
Al momento di gettare nella padella la pasta, aggiungerete poco pepe: nella foto non si vede, dato che l'ho sbriciolato in un secondo momento, presa da raptus creativo....ma ho scelto quello di sichuan a scaldare il tutto, perchè dona un aroma "moscato" ed agrumato , senza essere troppo pungente.




martedì 2 febbraio 2010

Bocconcini di Brisée, mela renetta e marmellata di mirtilli rossi




Un'altra chicca, sempre dallo splendido libriccino di cui ho parlato qui ( grazie ancora Onde! )...

Caldi o appena tepidi, ben riempiti di frutta sugosa ,o tali che la croccante, friabile brisée la faccia da padrona....questi bocconcini sono sempre squisiti, perfetti per accogliere amici imprevisti, per la merenda sfiziosa dei bambini, per chiudere un pasto semplice ma raffinato, per chiacchierare con le amiche del più e del meno, davanti ad una tazza fumante....

Si tratta soltanto di avere l'accortezza di avere sempre in casa....

1 rotolo di brisée già pronta
1 grossa mela renetta
marmellata di frutti di bosco
burro
zucchero di canna
zucchero a velo

Con una brisée a cerchio, ad esempio, si possono fare più o meno otto spicchi, quindi otto bocconcini.
La mela , vedrete, non servirà neanche tutta....
Le marmellate da preferire sono senz'altro quella di lamponi o quella di ribes: io ho utilizzato però questa qui, di mirtilli rossi, che è a bassissimo tenore di zucchero, e che nella mia dispenza non manca mai, anche per la preparazione delle mie ( ormai ) famose pallette simil-Ikea!

Lo zucchero deve essere di canna per profumare ancor di più e per dare una dolcezza più naturale,meno stucchevole...Perfetti la Panela, il Mascobado, assai profumati, dai sentori di miele e tabacco....

Ebbene, non farete altro....

...Che accendere il forno a 200°....
...Che tagliare in spicchi, o quadrotti la brisée.....
...Che porre al centro di ogni porzione di pasta un cucchiaino di zucchero di canna, un piccolo spicchio di mela, un cucchiaio raso di marmellata...( ho diviso la mela in otto spicchi, tanti quanto gli spicchi di brisée, e poi ogni spicchio ancora in due, di modo che ho utilizzato in pratica mezza mela su una brisée sottile rotonda! )....
...Che richiudere il tutto con grande attenzione, bagnando eventualmente con le dita inumidite i lembi di pasta affinchè combacino bene e si sigillino perfettamente....
...Che cospargere abbondantemente con burro fuso il tutto.....
....Che infornare per una ventina di minuti....
...Che socchiudere gli occhi, all'assaggio, rapiti da tanta bontà!

Servirete i bocconcini caldi o tepidi, spolverati di zucchero a velo, meglio se vanigliato.
Aggiungerete a fianco, se lo gradite, un cucchiaio della stessa confettura del ripieno: il contrasto tra il caldo del bocconcino e la freschezza di quest'ultima porterà un tocco delicato!



Vorrete abbinare un tè? Di primo acchito verrebbe da pensare ad un tè ai frutti di bosco....Ma in questo modo si può correre il pericolo di servire una colazione o un Five'O Clock un po' monotematici: peggio ancora, di coprire la delicatezza del ripieno dei bocconcini col profumo ,di certo accattivante, ma a volte anche molto potente, degli aromatizzati....
Io abbinerei, quindi, un nero africano, come un Marynin, dal gusto pieno, corposo, e dalla lieve affumicatura....