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lunedì 8 giugno 2009

Coste di sedano sfiziose....e vi presento la mia piccola Dacia!



Oggi, soltanto uno stuzzichino semplice semplice....Infatti ho avuto pochissimo tempo di cucinare, dato che sono stata tutto il giorno in giro tra veterinario, negozi, anagrafe canina, e varie farmacie, quindi ben poco passa al convento!

Il motivo di tutto questo? Vi dirò un nome...Dacia!

Dacia è il mio cagnolino da due giorni.
Dacia è un tesoro.
E io la amo appassionatamente!

Non ho dormito per due notti, dai pensieri che avevo...Lo sapete, che ho già le piccole Totti e Tilly, e prendere un altro cane è davvero un'impresa, per l'impegno e per i costi, i sacrifici che comporta....Ma credetemi...anche se la decisione è stata avventata, era l'unica che un carattere come il mio potesse prendere!

Immaginate una fiera: confusione ovunque....Uno stand con una marea di gabbie, tutte ammucchiate ed impilate...uccellini, cagnolini.....gatti....conigli nani....criceti.....un urlìo di bambini e di genitori....E fra piccoli e pelosi volpini dal nasino a punta, yorkshire dai vispi occhietti corvini, cockerini dalle orecchie che paiono "sciolte", minuscoli pincher dai corpicini snelli e torniti....c'è lei!

Magra, magrissima....terrorizzata di fronte a quella folla vociante, ma che non grida per lei, che non la indica....

Perchè lei ha già cinque mesi, ed è "vecchia", per il mercato...non fa più la tenerezza di tre mesi prima, e di fronte a delle lucide, morbide pallottoline dagli occhioni sgranati e dalle zampotte grassottelle, non suscita gridolini deliranti....
Perchè è lunga lunga, ed è una massa di pelo informe...
Perchè è stanca , stressata ed impaurita, e non socializza con chi si avvicina alle gabbie....

Ed ecco che il grazioso Fox Terrier che prima valeva settecento euro ora viene svenduto a basso, bassissimo prezzo ( ci regalano insieme, per invogliare, pure la cuccia...) perchè è diventato un peso, e non "attira" più!
Il pelo, non curato, diventa una lanugine incolta, durissima...gli occhi sono sporchi, le unghie lunghissime e ricurve, le orecchie zeppe di acari, la muscolatura poco tonica, quella di un cane che dovrebbe correre e giocare e che non lo fa mai...lo sguardo è abbattuto....

Nel giro di un'ora era a casa nostra.

E' vero....forse sono stata precipitosa, ma mi conosco e farò di tutto, mi farò in quattro per far quadrare tutto quanto, compreso i conti ( un cane in più, sul bilancio familiare, non è uno scherzo, specie se lo stipendio è uno....).

Totti per ora non la può vedere, da vera primogenita....fa la guardia da due giorni ad una crosta di parmigiano...non si sa mai, con gli estranei....
Tilly, la gatta, è stata inaspettatamente cordiale: tranne soffiare quando Dacia, che non ha ben capito ancora di cosa si tratti, le si attacca alla lunga coda cicciutella per tirarla con tutte le forze!

Le foto che ho fatto sono pochissime, per ora: ma credo che nel vederla mi capirete!

Dunque...mi sono confidata con tutti voi!....ma in fondo questo è un blog di cucina, e la ricettina, anche se facile facile, è di dovere!


Coste di sedano sfiziose

Coste di sedano imbianchito
formaggio quark o ricotta di mucca
ribes rosso
miele di castagno
pinoli
sale

Si tratta solo riempire le coste di sedano col formaggio...di tostare i pinoli, e di metterli sopra abbondantemente.....di scaldare il miele a bagnomaria e nel microonde, irrorando poi il tutto....di rendere più fresca, stuzzicante e preziosa questi piattino semplice con sale, magari di macina, e con del ribes rosso freschissimo. Accompagnate con delle bollicine ben fredde!





giovedì 15 gennaio 2009

Pisellini al Gomasio.


Ho scoperto il Gomasio per caso, circa tre anni fa. Come ormai sapete sono attirata ed incuriosita da ogni scatolina, barattolo, sacchetto e pacchettino che non conosco: devo leggere le etichette, annusare, scuotere, guardare in controluce...e se possibile assaggiare, per fare l'"analisi organolettica" ( così la chiama mio marito ) di ogni cosa edibile ( un giorno mi convocheranno i RIS, sono sicura...).
E' così che ci siamo incontrati.
Ero in un negozietto di alimenti naturali, e c'erano i famigerati "assaggini"....
Lui, distratto, come se niente fosse , giaceva spolverato su una fettina di pane abbrustolito, senza coscienza del proprio irresistibile fascino: il suo profumo mi attirò come calamita....e fu amore al primo assaggio! Ma...che cosa è il Gomasio?
E' l'uovo di colombo, l'insieme semplice di ingredienti facili, che crea il capolavolo assoluto:

sale marino integrale
sesamo tritato
a piacere, un pizzico impercettibile di alghe ( Nori e Kombu ), che danno un tocco di colore, ma ,soprattutto, profondità di gusto.....nient'altro!

Lo dice il nome stesso: Goma ( semi di sesamo )+ Shio ( sale )....un 'unione perfetta di energie Yin e Yang, una fonte preziosa di grassi insaturi, di calcio e vitamine del gruppo B....un insaporitore naturalissimo!



Lo si può fare da soli, avendo gli ingredienti, un pestello, e tanta pazienza: le percentuali sono una parte di sale marino (grosso e integro) per ogni dodici di sesamo, con un 4% di alghe per chi preferisce, come me, la versione al gusto "iodato": comunque lo si trova per pochi euro in moltissimi negozi di alimentazione naturale, oltre che sulla rete....Sembra che costi molto, ma non è affatto caro, considerando che lo si usa a pizzichi e a cucchiaini!
Questa polvere granulosa e all'apparenza scialba, riesce a trasformarsi e a dare il meglio di sè , ad esempio, nell'incontro col pane caldo e l'olio buono: ho in casa quello di Massa marittima, e devo dire che l'asse Toscana-Giappone ha prodotto risultati insperati....
E' squisito sulla focaccia, sugli spaghetti conditi con poco olio e peperoncino, nelle insalate, sulle uova....impreziosisce col suo caldo profumo tostato ed erbaceo ogni piatto, anche un sushi un po' diverso!
I pisellini,sentendomene parlare tanto bene, mi hanno chiesto di vestirli della magica polverina: il risultato è stato sorprendente: sempre gli stessi, verdi, tondi, piccinetti, i pisellini: ma ammantati di un fascino diverso, che ha decretato la loro fine subitanea!

Fate un trito con mezza cipolla e un aglio: mettetelo a soffriggere in due cucchiai di olio e in una noce di burro, aggiungendo, al bisogno, qualche cucchiaino di acqua. Aggiungete, quindi, 350 g circa di pisellini con mezzo dado vegetale di quello ottimo ( senza glutammato: o quello fatto in casa, come lo fanno tante nostre amiche blogger...), poca acqua e portate a cottura, mescolando di tanto in tanto.
Mettete in scodelline monoporzione i pisellini, cospargendoli di gomasio e...lasciatevi tentare!


venerdì 19 dicembre 2008

Melanzane con caprino, glassa di balsamico, maggiorana.


In giardino ho piantato la maggiorana un po' ovunque....E', a mio parere, una pianta bellissima, con le sue piccole foglie vellutate dal colore verde chiaro, i suoi esili fusti un po' legnosi, i microscopici fiorellini bianchi che, ogni tanto, se non viene cimata a dovere, fanno capolino. Appartenente alla stessa famiglia dell'origano, la adopero moltissimo in cucina: ma è soltanto una scusa per profumare le dita, nell'atto di coglierla, con il suo inconfondibile, persistente aroma...
Ho preso questa ricetta da uno speciale sui formaggi che spero ancora di avere da qualche parte...non mi ricordo il nome della rivista a cui era abbinato, ma tanto, con l'andar del tempo, le dosi le ho talmente ritoccate, variate, adattate, che non c'è pericolo che io citi qualcuno troppo da vicino...Se poi, nel caos della mia vetrinetta piena zeppa di libri, quaderni e ritagli, il libriccino dovesse saltar fuori, mi impegno solennemente a citarlo, anche soltanto per affetto e dedizione nei suoi confronti....questa ricetta ha infatti conquistato il cuore di tutta la famiglia, anche perchè il suo profumo non può non rapire.
La preda preferita sono io: malata di provenzitudine, al solo nome della maggiorana, del timo, della lavanda , di fronte alle adorate "aubergines", ed al caprino ( cara Salade Chèvre Chaud, che tante volte in vacanza mi hai splendidamente rifocillato! ), sento partirmi nelle orecchie un frinire di cicale, e in un batter d'occhio sono lì, al mercato di Aix, a godermi il sole che filtra dai platani centenari, con la sporta di paglia sottobraccio, in mezzo alle verdure....
Se volete raggiungermi, procuratevi:

Delle melanzane nere, sode, di media grandezza
aceto balsamico
olio evo, sale, zucchero
maggiorana fresca ( anche secca va bene, ma fresca è tutta un'altra cosa...a chi piace, può azzardare un rametto di timo, messo lì con nonchalance, ad accentuare la rievocazione dell'estate provenzale! )
farina per infarinare le melanzane
olio per friggerle
caprino...ma...ATTENZIONE! Non il caprino fresco, spalmabile: bensì quello come da foto, stagionato, sodo fuori e cremoso nel centro, con intorno l'efflorescenza bianca....

Tagliate le melanzane a fette alte un dito, cospargetele di sale grosso, mettetele in un colapasta e ponetevi sopra un peso, in modo che si liberino dell'amara acqua di vegetazione. Tenetele così una mezz'oretta, poi sciacquatele molto bene ed asciugatele con cura...


Preparate l'olio: che sia bello alto! Quando sarà ben caldo, friggete, dopo averle infarinate, le fette di melanzana, sin quando non saranno dorate: trasferitele quindi in un piatto, asciugandole bene con carta da cucina.
Mettete in un pentolino qualche cucchiaio di aceto balsamico di ottima qualità, con un bel pizzico di sale e uno, o due cucchiaini di zucchero. Portate ad ebollizione mescolando continuamente e fate ritirare ed evaporare un poco: ne verrà fuori una specie di glassa liquida, saporita...Purtroppo, non posso dare dosi precise: dipende dal gusto di ognuno, ma anche dall'aceto di partenza...Comunque,per chi ha paura di sbagliare ,esistono glasse gastronomiche di aceto balsamico bell'e pronte...d'altra parte, se si ha gente a cena e si ha paura di fare, per la prima volta, un pasticcio...perchè non approfittare?
Una volta freddato, mescolare all'aceto/glassa una quantità doppia o tripla di olio EVO. Amalgamateli, ma non troppo: non dovrà formarsi un'emulsione, glassa ed olio dovranno rimanere distinti.
Componete quindi il piatto: sopra le fette ben calde di melanzana ponete delle fettine di caprino, poi un cucchiaino di olio e glassa, cercando di distribuire entrambi bene sulla fetta ( guardate le foto: le ho fatte belle grandi apposta, cosicchè possiate prendere ispirazione!...), e rifinite con le foglioline di maggiorana...

Ecco: il miracolo si è compiuto! Non è freddo, non è inverno; è mattino presto, e l'aria è tiepida e profumata...Siete al mercato di Aix! Bonne promenade....