martedì 12 gennaio 2010

Non tutto il male vien per nuocere! Budino-mousse al tè verde ....




Vi avevo accennato agli ottimi tè di cui Giulia ( grazie ancora! ) mi aveva fatto dono tempo fa : un dono tanto gradito quanto inaspettato, e giunto da una persona veramente squisita...

Uno di questi tè mi ha dato ispirazione per questa ricetta: l'ho presa dal libriccino a cui vi ho già accennato, e ve ne metterò per prima la versione "ortodossa", quella giusta, esatta, insomma, quella che, in pratica.... dovrete seguire !

Ma che volete? Per fare i dolci, anche quelli più semplici, anche un semplice biscotto, o anche solo una torta da inzuppare, ci vuole attenzione, concentrazione...ci vogliono rispetto dei tempi, delle dosi, delle temperature...
Un dolce, insomma.... -O- viene -O- non viene!

Quante volte vi sarete trovati , però, di fronte ad una torta "svenuta", o esplosa ( implosa?!?) ....o a un doloroso crepaccio che si apre proprio lì, nel centro (...pof!... ), là dove sognavate di scrivere col fondente " Ti amo?" ....
Quante volte vi è sorta la lacrimuccia ( e dài, ammettetelo! ) davanti ad una crema impazzita all'ultimo istante proprio quando, raggianti di fronte a tanto velluto, vi eravate sentiti Christophe ( Felder ), e stavate per gridare al mondo : " Guarda come m'è venuta be....!"
Quante volte i biscotti, lasciati serza sorveglianza per un minuto solo, si ribellano, s'incupiscono, s'induriscono, tanto che persino Mago Pic-Nick getta la spugna?
Quante volte il Pierre Hermé che abita in voi è stato umiliato, abbattuto, colpito al cuore da una mandata di Lingue di Gatto rinseccolite, da un fondente appallottolato e puzzolente di bruciato, da un caramello un po' troppo...abbronzato?

Insomma....saranno state le chiacchiere con la suocera al telefono....sarà stata Dacia che saltava per tutta la cucina, fremente, col tartufino in perenne vibrazione per captare ogni effluvio, ogni profumo....sarà stato che avevo mezzi ingredienti , che ho voluto fare di fretta....sarà che mi è saltata la pagina ,e che stavo per operare una "crasi ricettaria", e per creare una specie di Frankenstein culinario, unendo i pezzi di due diverse ricette!! ....

Fatto sta che ho sbagliato.... e in più punti.... e chiedo venia!...

Però all'assaggio...miracolo...il risultato non era così male, anzi!...A dirla tutta, decisamente gradevole e diverso dal solito!

Quindi, dato che "Errare Humanum Est"... ma sì, ribelliamoci per una volta alle regole, alle dosi, ai tempi di cottura...e mangiamoci felicemente i nostri papocchi, che, magari, proprio tanto male non sono venuti!


RICETTA ORTODOSSA DELLA CREMA DI TE' BANCHA (tratta da Tè: pensieri,parole e aromi....ed. FOOD )

300 ml di latte
20 g di tè bancha
2 uova
60 g di zuccero
3 cucchiaini di gelatina
150 ml di panna fresca.

Il Bancha è un tè dal contenuto di caffeina assai ridotto: è costituito infatti di foglie ormai adulte, coriacee, raccolte a fine stagione e non nella parte apicale della pianta: ha un gusto fresco ed erbaceo, e ben si presta anche ad aromatizzazioni lievi, che ne rispettino l'indole fresca e delicata, come quelle de La Via del Tè: il bancha alla fragolina, quello fiorito, quello alla vaniglia....composizioni assai equilibrate.
Io però ho votuto far onore agli ultimi cucchiaini della miscela regalatami da Giulia: si tratta di un verde dal nome evocativo....Perla Rosa!
Il tè cinese di base viene appena sfiorato dalla scia delicata dei petali di rosa, da quella agrumata dell'arancia, da quella esotica dell'ananas, e dalla Cerimoya....

Portate quasi a bollore il latte, spegnete il fuoco, unite il tè e lasciate in infusione per cinque minuti: filtrate quindi il tutto. Sbattete i tuorli con lo zucchero, molto bene...unite quindi, a filo, il latte. Sciogliete la gelatina in pochissima acqua fredda, ed unite piano al composto. Lasciate raffreddare il tutto. Unite poi la panna montata a neve, delicatamente....poi gli albumi, anch'essi montati, ed anche essi con movimenti leggeri...Distribuite negli stampini e mettete in frigo per qualche ora....

VERSIONE SBAGLIATA ( ma decisamente gustosa e gustabile! ) by Romy

Non avevo la gelatina in polvere. Ho usato quindi la colla di pesce...avete presente questa qui? Nella bustina troverete più fogli: utilizzatene quattro soli, se non tre...Ammollate i fogli per dieci minuti in acqua fredda, poi poneteli a sciogliere sul fuoco bassissimo ed unite il composto pian piano, sbattendo con la frusta a velocità massima...si formerà un composto assai spumoso! Poi montate gli albumi, ed incorporateli delicatamente , e per primi, ( altro errore! ) al composto non ancora perfettamente freddo, ancora tepido...Unite poi la panna montata, e ponete tutto in frigo, negli stampini...si formeranno due consistenze: una più simile ad un budino, meno aerea, più gustosa e colorata, al di sotto...l'altra più spumosa, mussata, al di sopra...lo vedete bene dalle foto! E un'altra cosa...aggiungendo un altro pochino di zucchero arrivando cioè dai 60 g consigliati ad 80 g, il risultato a mio avviso è ancor più gradevole!




19 commenti:

Manuela e Silvia ha detto...

Ma che bella la consistenza di questo budino! con quel cucchiaino..mette proprio voglia di un assaggio!
bacioni

Silvia Pan Con L'Olio ha detto...

Non conoscevo questo tè bancha, se è a basso contenuto di caffeina è proprio quello che fa per me! ciao!

My Ricettarium ha detto...

Embè?? mia madre sai che mi dice sempre?? da errori culinari a volte vengono fuori altrettante nuove ricette!!!!! Come nel tuo caso!!! Brava!!! :-))) bacioni...

Carolina ha detto...

Romy: ha un bellissimo aspetto!
Mi attira molto la sua consistenza... Inoltre, sembra di poterne percepire il delicato aroma.
Sei sempre così particolare!
A presto!

Serena ha detto...

Tesoro bello, ho riso un sacco!!! A me piace la Romy version, con la doppia consistenza!!!

Edda ha detto...

Intanto il post è carinissimo e son sicura che anche Pierre Hermé sbaglia e crea ricette non ortodosse :-). Adoro le ricette con il tè e questa sembra proprio farlo risaltare. A me dà voglia la tua versione :-) Buona serata!

Franceschina ha detto...

Ma dici che ho qualche problema?! Io non riesco a cucinare con i tè, anche quelli super buoni che mi sono comprata a NY a ChinaTown sono sullo scaffale in attesa che lo spirito santo si manifesti e mi dia il dono della conoscenza.. complimenti come sempre a te che invece ogni giorno ci stupisci con le tue creazioni.

Simo ha detto...

Che meravigliosa consistenza...mi sembra che il risultato alla fine sia stato ottimo!
Un abbraccio

sciopina ha detto...

ihihihih il pierre hermè che c'è in noi...sapessi quante ciofeche che ho creato. Ricordo il mio primo souflè al formaggio che neanche il gatto volle mangiare, ma ricordo anche tanti tonfi, brutti a guardarsi e buoni al palato..
cmque sia la ricettina mi piace sento il sapore delicato..

colombina ha detto...

queste cremine con latte e te mi sembrano davvero curiose, le devo provare al più presto!!! Bacioni

fiOrdivanilla ha detto...

senti, senti.. ma io te lo devo dire: quando e se proverò questo delizioso budino mousse (che già "budino-mousse" mi ispira assai! E che ce devo fa', i titoli secondo me fanno la differenza!)... sarà il tuo tuo ad essere provato, e non quello originale! Mica ce l'ho il parere di quel tizio o tizia che ha scritto il libricino :D il tuo invece sì e poi, vuoi mettere? Il tuo gusto è una sicurezza! Che colore pacato, candido... troppo bello. Mi verrebbe voglia di provare la stessa identica tua ricetta con il thé verde.. matcha! Che cosa ne dici amica mia??
Intanto ti lascio con una dedica, quando l'ho letta non ho pensato altro che a te :)

La filosofia del tè non è banale estetismo; è economia perché dimostra che il benessere risiede nella semplicità piuttosto che nella ostentazione; è geometria morale in quanto definisce il rapporto tra i nostri sentimenti e l’universo; infine rappresenta il vero spirito della democrazia orientale perché trasforma i suoi adepti in veri aristocratici del gusto. (O. Kazukò)

un abbraccio sincero:*

manu ha detto...

bello il vestitino del blog!!!ed anche la versione tua gustabile!!!sei troppo forte!!!besito

Dolci a gogo ha detto...

romy per una che ama fare i dolci come me nn sai quante volte mi sono trovata nella tua descrizione sopratutto perche io per vizio devo sempre apportare qualche modifica alla ricetta originale pero come hai potuto notare si hanno delle soddisfazioni inaspettate e allora ti senti decisamente meglio!!infatti dalla foto si vede che è deliziosamente buono!!baci imma

Giovanni Battista Tessitore ha detto...

Salve!

Denise ha detto...

che dolce delicato! Questo tipo di the non lo conoscevo!

Romy ha detto...

@ Tutti... Grazie! Mi fa piacere che abbiate gradito! Cercherò di...sbagliare più spesso! Un abbraccio a tutti voi! :-)

marcella candido cianchetti ha detto...

sarà sbagliata ma quantoè intrigante ciao

Romy ha detto...

Marcella Candido Cianchetti Grazie! Buon W.E! :-)

Giulia ha detto...

Romina, mi sa che non merito tutte queste parole bellissime rivolte a me, sembra quasi che ti avessi spedito una vagonata dei più pregiati e ricercati tè!
Ma grazie lo stesso, sono mooooolto lusingata!
E a dirla tutta, l'Hermé che c'è in me, preferisce la tua versione "sbagliata"!
Un bacione