Un post alla buona...
Così, tanto per dare un segnale della mia presenza : in questi giorni la mia cagnolina Totti sta poco bene, è stata operata da qualche giorno e la voglia di scrivere è davvero pochina!
...E tanto per farvi vedere che qui a casa mia mangiamo anche a pranzo e a cena, e non soltanto a colazione... :-)Così, tanto per dare un segnale della mia presenza : in questi giorni la mia cagnolina Totti sta poco bene, è stata operata da qualche giorno e la voglia di scrivere è davvero pochina!
Questa ricetta l'ho scovata nel bel libro di cui ho parlato qui, un libro a cui mi sono particolarmente affezionata ...e questo affetto è tangibile, evidente, nelle decine di "frittelle", di impronte e di schizzi che disseminano ormai le sue belle pagine, meno patinate, ma sicuramente più vissute!
Perchè non so voi...ma io ,quando cucino, non riesco ad avere l'aplombe di Nigella, sofisticata, sexy diva culinaria che imperversa ormai nel web, regina incontrastata, lei, coi suoi occhi vivi, con le sue morbide curve ed i capelli corvini sempre perfettamente acconciati, del jet-set mangereccio!...
E non mi ritrovo neanche in Martha, sempre impeccabile, linda e luminosa anche quando ritorna da zappar via due chili di patate dall'orto, o dopo aver lavato i suoi due bulldogues...
Io quando cucino , spesso e volentieri, mi impasticcio, mi attrigo e mi impapocchio, e, nonostante la cura con cui tengo i miei libri, a cui ho dedicato un vero altare ( uno scaffale intero del mobile di cucina ) a volte...ahimè...qualche ditatina burrosa ci scappa! Che devo farci ? Anche questo è amore!
Gli gnocchi alla romana sono ciò che di più gustoso, succulento, vellutato e burroso possa esistere sulla faccia della terra...e possono essere spacciati per un "mangiare in bianco"! Ma vi rendete conto, che bellezza? che magnifico, birbante escamotage?
Questa la ricetta salata, che poi è quella che vedete in foto... un classico intramontabile, ma che regala sempre sensazioni straordinarie al palato....
Gnocchi di semolino
600 ml di latte
175 g di semolino
sale
pepe nero macinato fresco
noce moscata grattugiata fresca
2 uova
parmigiano ( circa 90 g )
burro fuso ( che io ho sostituito per metà con burro a basso tenore di colesterolo, e per metà da olio extravergine )
Mettete a bollire il latte: quando sarà a temperatura ,spegnetelo e versate a pioggia , sempre mescolando, il semolino...Cuocete per circa cinque minuti il composto, che risulterà molto molto denso...
Trascorsi i cinque minuti, togliete la pentola dal fuoco, unite sale, pepe, il parmigiano, le uova leggermente sbattute... gradatamente, mescolando con molta cura....
Aiutandovi con un cucchiaio oliato, o con una spatola, o con la lama di un coltello, spandete il composto in una teglia ( io ho usato una di quelle rotonde da pizza, del diametro di una trentina di cm ), all'altezza di un cm circa.
Fate raffreddare bene. Una volta che il composto sarà raffreddato, tagliatelo a quadretti, che spennellerete singolarmente di burro fuso, e passerete nel parmigiano...Preparate una pirofila imburrata o, meglio, rivestita di carta forno...o come ho fatto io, delle pirofiline singole, e passate gli gnocchi in forno a 200 ° per una decina di minuti. Servite ben caldi!
Ma insomma, 'sti gnocchi alla Romina? Che sono?
Non sono che.... l'alternativa dolce a quelli tradizionali! Un dolcetto spiritoso, che richiama il gemello più noto come una piccola burla, un divertissement culinario, dotato però di una propria dignità, che gli deriva dal fatto di richiamare, negli ingredienti, nelle consistenze e nei profumi, terre lontanissime come l'India, terre meno lontane come il Marocco!
Perchè non so voi...ma io ,quando cucino, non riesco ad avere l'aplombe di Nigella, sofisticata, sexy diva culinaria che imperversa ormai nel web, regina incontrastata, lei, coi suoi occhi vivi, con le sue morbide curve ed i capelli corvini sempre perfettamente acconciati, del jet-set mangereccio!...
E non mi ritrovo neanche in Martha, sempre impeccabile, linda e luminosa anche quando ritorna da zappar via due chili di patate dall'orto, o dopo aver lavato i suoi due bulldogues...
Io quando cucino , spesso e volentieri, mi impasticcio, mi attrigo e mi impapocchio, e, nonostante la cura con cui tengo i miei libri, a cui ho dedicato un vero altare ( uno scaffale intero del mobile di cucina ) a volte...ahimè...qualche ditatina burrosa ci scappa! Che devo farci ? Anche questo è amore!
Gli gnocchi alla romana sono ciò che di più gustoso, succulento, vellutato e burroso possa esistere sulla faccia della terra...e possono essere spacciati per un "mangiare in bianco"! Ma vi rendete conto, che bellezza? che magnifico, birbante escamotage?
Questa la ricetta salata, che poi è quella che vedete in foto... un classico intramontabile, ma che regala sempre sensazioni straordinarie al palato....
Gnocchi di semolino
600 ml di latte
175 g di semolino
sale
pepe nero macinato fresco
noce moscata grattugiata fresca
2 uova
parmigiano ( circa 90 g )
burro fuso ( che io ho sostituito per metà con burro a basso tenore di colesterolo, e per metà da olio extravergine )
Mettete a bollire il latte: quando sarà a temperatura ,spegnetelo e versate a pioggia , sempre mescolando, il semolino...Cuocete per circa cinque minuti il composto, che risulterà molto molto denso...
Trascorsi i cinque minuti, togliete la pentola dal fuoco, unite sale, pepe, il parmigiano, le uova leggermente sbattute... gradatamente, mescolando con molta cura....
Aiutandovi con un cucchiaio oliato, o con una spatola, o con la lama di un coltello, spandete il composto in una teglia ( io ho usato una di quelle rotonde da pizza, del diametro di una trentina di cm ), all'altezza di un cm circa.
Fate raffreddare bene. Una volta che il composto sarà raffreddato, tagliatelo a quadretti, che spennellerete singolarmente di burro fuso, e passerete nel parmigiano...Preparate una pirofila imburrata o, meglio, rivestita di carta forno...o come ho fatto io, delle pirofiline singole, e passate gli gnocchi in forno a 200 ° per una decina di minuti. Servite ben caldi!
Ma insomma, 'sti gnocchi alla Romina? Che sono?
Non sono che.... l'alternativa dolce a quelli tradizionali! Un dolcetto spiritoso, che richiama il gemello più noto come una piccola burla, un divertissement culinario, dotato però di una propria dignità, che gli deriva dal fatto di richiamare, negli ingredienti, nelle consistenze e nei profumi, terre lontanissime come l'India, terre meno lontane come il Marocco!
Vorrete cimentarvi in questo dolcino? Non dovrete fare altro che avere sotto mano, precisa, la ricetta originaria, sostituendo però il formaggio con altrettanto cocco grattugiato.....facendo sobbollire precedentemente nel latte, tenendovele in infusione e filtrando poi il tutto, spezie come cannella e cardamomo....aggiungendo poco o tanto zucchero al composto, dipende dai gusti personali...e spolverando infine il tutto, a passaggio nel forno ultimato, con una generosa manciata di cioccolato bianco grattugiato, a richiamare il parmigiano!
Eccoli , in versione salata, subito dopo la spennellatura col burro,e un attimo prima del passaggio in forno!
Eccoli , in versione salata, subito dopo la spennellatura col burro,e un attimo prima del passaggio in forno!