Non vi dico lo stupore, la gioia e la curiosità che ho provato quando, in un mercatino dell'usato vicino a casa mia ho scovato, anzi, mio marito ha scovato ( perchè io cerco....cerco...ma poi le vere chicche le trova sempre lui! ) cinque numeri de La Cucina Italiana, risalenti al 1957! Mi sono incantata a sfogliare queste pagine ancora molto ben conservate: è un vero tuffo nella vita di cinquant'anni fa, uno spaccato del gusto, delle aspirazioni, dei modelli dell'epoca.
Per prima cosa: le calorie degli alimenti : esse sono viste come qualcosa di benefico, positivo, nutriente, quindi....che ben vengano! Nessun cenno alla linea, ad alimenti light, o a cibi scremati: ma, specie per i bimbi, un tripudio di colazioni sostentratrici, di merende ristoratrici, di energetici pranzetti !
E poi, la visione della donna: angelo del focolare, timida, ma solerte e indispensabile ombra che, dietro il marito, lo sostiene, lo vizia, ne cura le alleanze ed i legami sociali, ha l'obbligo di essere sempre bella e curata, e di dirigere con garbo e discrezione la chiassosa orchestra della famiglia....
E i desideri, i prodotti-culto di quegli anni, poi!...Sono oggetti che ai nostri occhi appaiono come superati, obsoleti, inefficaci: aspirapolveri ingombranti, improbabili lavatrici, fruste elettriche ed altri elettrodomestici dal design che strizza l'occhio al mondo futuristico dello spazio, ma poco pratici o potenti rispetto ai piccoli capolavori che oggi fanno bella mostra di sè nelle nostre cucine....ma anche così accattivanti, nei loro colori vivaci ( oggi i piccoli elettrodomestici sono quasi sempre bianchi o argentati! ), nelle loro forme semplici e squadrate, nella loro solida struttura che fa pensare ad un bene prezioso, ad una spesa destinata a durare nel tempo, ad un vero investimento!
E poi: i doveri sociali, i consigli del galateo, i convenevoli della vita mondana....O i servizi sui ristoranti emergenti della cucina...
Ma in questa full immersion negli anni della giovinezza dei nostri genitori, ho notato che sono anche molti gli aspetti in comune con la nostra epoca: sfogliando, si incontrano prodotti come Ovomaltina, o il brodo Knorr, o il tè Ati in bustine ( graziose signorine inglesi dell'alta società assicurano di non aver mai bevuto un tè migliore! ) o la margarina Gradina ( "...brava, avevi ragione: si mangia bene con Gradina! ") la carne Simmethal ,prodotti che hanno sfidato il passare del tempo: avveniristici ,allora, oggi, per noi, culla di ricordi, coccola confortante di tradizioni casalinghe....Nuove entrate come la magnifica Moka Bialetti, "che sfrutta tutto il caffè"; servizi su ristoranti destinati a fare strada ( vi dice niente Fini di Modena? ); consigli sull'uso di nuovi, avveniristici materiali, come ...la gommapiuma, e la fòrmica!
Per prima cosa: le calorie degli alimenti : esse sono viste come qualcosa di benefico, positivo, nutriente, quindi....che ben vengano! Nessun cenno alla linea, ad alimenti light, o a cibi scremati: ma, specie per i bimbi, un tripudio di colazioni sostentratrici, di merende ristoratrici, di energetici pranzetti !
E poi, la visione della donna: angelo del focolare, timida, ma solerte e indispensabile ombra che, dietro il marito, lo sostiene, lo vizia, ne cura le alleanze ed i legami sociali, ha l'obbligo di essere sempre bella e curata, e di dirigere con garbo e discrezione la chiassosa orchestra della famiglia....
E i desideri, i prodotti-culto di quegli anni, poi!...Sono oggetti che ai nostri occhi appaiono come superati, obsoleti, inefficaci: aspirapolveri ingombranti, improbabili lavatrici, fruste elettriche ed altri elettrodomestici dal design che strizza l'occhio al mondo futuristico dello spazio, ma poco pratici o potenti rispetto ai piccoli capolavori che oggi fanno bella mostra di sè nelle nostre cucine....ma anche così accattivanti, nei loro colori vivaci ( oggi i piccoli elettrodomestici sono quasi sempre bianchi o argentati! ), nelle loro forme semplici e squadrate, nella loro solida struttura che fa pensare ad un bene prezioso, ad una spesa destinata a durare nel tempo, ad un vero investimento!
E poi: i doveri sociali, i consigli del galateo, i convenevoli della vita mondana....O i servizi sui ristoranti emergenti della cucina...
Ma in questa full immersion negli anni della giovinezza dei nostri genitori, ho notato che sono anche molti gli aspetti in comune con la nostra epoca: sfogliando, si incontrano prodotti come Ovomaltina, o il brodo Knorr, o il tè Ati in bustine ( graziose signorine inglesi dell'alta società assicurano di non aver mai bevuto un tè migliore! ) o la margarina Gradina ( "...brava, avevi ragione: si mangia bene con Gradina! ") la carne Simmethal ,prodotti che hanno sfidato il passare del tempo: avveniristici ,allora, oggi, per noi, culla di ricordi, coccola confortante di tradizioni casalinghe....Nuove entrate come la magnifica Moka Bialetti, "che sfrutta tutto il caffè"; servizi su ristoranti destinati a fare strada ( vi dice niente Fini di Modena? ); consigli sull'uso di nuovi, avveniristici materiali, come ...la gommapiuma, e la fòrmica!
E poi ci sono le ricette intramontabili, come questa Torta Riccioli, di lontanissima memoria, che sfida il tempo per la sua bellezza, per la sua bontà, per essere l'archetipo della torta a lievitazione lenta; è la torta per cui ci vuole un intero pomeriggio di sapienti lievitazioni e di vigorosi impasti, ma che lascia il segno nella memoria di chi la vede uscire dal forno ,come una regina dalle sue stanze, e che può goderne per una settimana senza che ne vengano scalfiti consistenza e profumo.
da La Cucina Italiana, rivista per le famiglie fondata nel 1929, dicembre 1957
TORTA RICCIOLI
Ingredienti:
farina bianca g 500
burro g 110
zucchero g 100
zucchero a velo (facoltativo! ) g 100
lievito di birra g 10
qualche cucchiaio di marmellata
4 uova
un bicchiere circa di latte
sale
Impastate in una zuppierina il lievito di birra, 100 g di farina e tanta acuqa tiepida quanta ne basti a formare una pasta morbida.
Fate di questa pasta una palla, infarinatela, fatele sopra un taglio a croce e mettetela a lievitare, coperta, in luogo tiepido per circa mezz'ora.
Versate in una seconda zuppiera più grande la restante farina, lo zucchero semolato, il burro ammorbidito e tagliato a tocchetti, mezzo cucchiaino di sale tre tuorli: unite il panetto lievitato e circa un bicchiere di latte tiepido: la pasta dovrà essere elastica e abbstanza morbida.
Lavoratela con energia sul piano di lavoro, finchè non si staccherà bene dalle mani e dalla spianatoia: a quel punto infarinatela, coprite la zuppiera con un tovagliolo e mettete di nuovo a lievitare per un'ora.
A quel punto prendete la pasta, lavoratela sul piano per pochi secondi e spianatela in un cerchio alto circa un centimetro e mezzo.
Imburrate o mettete della carta forno su una placca da forno e sistematevelo.
Mettete al centro un bicchiere: servirà come riferimento. Con un coltello affilato e ben infarinato tagliate la pasta in dodici fette che ariveranno sino al bicchiere ( guardate le immagini....).
farina bianca g 500
burro g 110
zucchero g 100
zucchero a velo (facoltativo! ) g 100
lievito di birra g 10
qualche cucchiaio di marmellata
4 uova
un bicchiere circa di latte
sale
Impastate in una zuppierina il lievito di birra, 100 g di farina e tanta acuqa tiepida quanta ne basti a formare una pasta morbida.
Fate di questa pasta una palla, infarinatela, fatele sopra un taglio a croce e mettetela a lievitare, coperta, in luogo tiepido per circa mezz'ora.
Versate in una seconda zuppiera più grande la restante farina, lo zucchero semolato, il burro ammorbidito e tagliato a tocchetti, mezzo cucchiaino di sale tre tuorli: unite il panetto lievitato e circa un bicchiere di latte tiepido: la pasta dovrà essere elastica e abbstanza morbida.
Lavoratela con energia sul piano di lavoro, finchè non si staccherà bene dalle mani e dalla spianatoia: a quel punto infarinatela, coprite la zuppiera con un tovagliolo e mettete di nuovo a lievitare per un'ora.
A quel punto prendete la pasta, lavoratela sul piano per pochi secondi e spianatela in un cerchio alto circa un centimetro e mezzo.
Imburrate o mettete della carta forno su una placca da forno e sistematevelo.
Mettete al centro un bicchiere: servirà come riferimento. Con un coltello affilato e ben infarinato tagliate la pasta in dodici fette che ariveranno sino al bicchiere ( guardate le immagini....).
A questo punto prendete due fette di pasta, allungatele delicatamente fra le mani, intrecciatele, avvolgetele a spirale e sistematele al centro, al posto del bicchiere. Procedete intrecciando a due a due le altre fette, allungate fra le mani, fino ad avere una specie di fiore a cinque petali. Con le mani cercate di compattarlo il più possibile. Mettete al centro di ogni rosetta uno, due cucchiai della marmellata che preferite ( ottima quella di more e di frutti di bosco in genere! ). A questo punto la ricetta prevede che mettiate intorno al fiore, per mantenerlo in forma, un cerchio fatto con carta da pasticceri: io credo si possa usare la carta forno, ripiegata su se stessa varie volte a renderla più robusta e chiuda con una spillatrice a formare un cerchio, oppure, come ho fatto io, il cerchio di una torta a cerniera, imburrato ed infarinato.
Coprite con un tovagliolo e fate lievitare per un'altra ora.
Pennellate con restante tuorlo, e con grande delicatezza, la vostra torta, che sarà molto lievitata, ed infornatela in forno ben calso a 200° per 20 minuti circa.
Fatela raffreddare e togliete il cerchio che la teneva in forma. Quando sarà completamente fredda, potrete decorarla facendo con poca acqua e lo zucchero a velo una glassa da far colare a linee sottili con un piccolo cono di carta forno, o con un sac-à-poche...ma io credo che diventerebbe troppo dolce, e mi sono fermata al passaggio precedente....
Lodi, quindi, alla torta che abbisogna di lentezza, di cura, di dolci sonnellini in tiepidi angoli sotto tovaglioli quadrettati, e di amorosi massaggi sulla spianatoia!Coprite con un tovagliolo e fate lievitare per un'altra ora.
Pennellate con restante tuorlo, e con grande delicatezza, la vostra torta, che sarà molto lievitata, ed infornatela in forno ben calso a 200° per 20 minuti circa.
Fatela raffreddare e togliete il cerchio che la teneva in forma. Quando sarà completamente fredda, potrete decorarla facendo con poca acqua e lo zucchero a velo una glassa da far colare a linee sottili con un piccolo cono di carta forno, o con un sac-à-poche...ma io credo che diventerebbe troppo dolce, e mi sono fermata al passaggio precedente....
30 commenti:
Ma che bel post!! Non sai quanto piacerebbe anche a me sfogliare una rivista di questo tipo!
La torta è strepitosa!
Grazie per il complimento per la foto, l'effetto "casa" è proprio quello che volevo ottenere:)
Ricorda un po'la torta di rose...deve essere buonissima come tutti i lievitati. Io ho un'enciclopedia della casa del 1951bellissima, ci sono spunti e ricette:))))
i tuoi post sono uno più bello dell'altro!!!il tuo blog è ogni giorno più bello e ricco di emozioni!!!è un piacere immenso!!!!sei meravigliosa!!grazie
che bello trovare un libro tanto "vecchio", ci fà rendere conto di quante cose siano cambiate da allora!! la cucina, per fortuna, ha cercato di mantenere i suoi capisaldi.anche se un pò si è evoluita anche lei!!
la torta ti è venuta esattamente cone dal ricettario..bellissima..e chissà che bontà!!!
un bacione
Ma che meraviglia!!! Il procedimento mi sembra molto complesso, ma anche molto affascinante... chissà che un giorno non trovi il coraggio di provarlo? Quanto alle vecchie riviste di cucina... io possiedo un'intera enciclopedia, datata 1966 e, come hai detto tu, si tratta, oltre che di raccolte di ricette d'antan, con un potenziale calorico che oggi non sosterremmo più, anche di veri e propri spaccati sulla vita di quegli anni, sono molto affascinanti...
@Sweetcook Visto? Sei stata molto "efficace" con la tua bella foto! Grazie di essere passata....bacioni! :-)
@Paola E' vero, la ricorda nella lunga lievitazione, e nella forma...ma il sapore è davvero molto, molto differente! Che bella la tua enciclopedia ! Tienila di conto: hai davvero un tesoro tra le mani! Buonissima giornata :-)
@ Chiara Accetto volentieri i tuoi complimenti: non capita tutti i giorni di sentirsi dare della "meravigliosa"! Sono arrossita, ma...porto a casa! Grazie, tesoro! Bacioni :-)
@ Manu e Silvia E' buona davvero, molto leggera, perfetta per essere inzuppata; e poi si mantiene per tanti, tanti giorni! Sono contenta che anche a voi piaccia scoprire le ricette più antiche, quelle che sono la "colonna portante" della nostra cucina! baci :-)
@ Che bello! Sono contenta che in tante amiamo tenere i libri di cucina più anzianotti, quelli che ci parlano con la voce delle nostre nonne, delle nostre mamme e delle nostre zie! Quante ricette legate all'infanzia! O a persone care! Per quanto riguarda questa torta, anche io ci ho messo un po' a trovare il coraggio per farla, e sono rimasta piacevolmente sorpresa nel constatare che...non è affatto difficile! E' solo un po' lunghetta, perchè ci sono tempi lunghi di lievitazione, ma....se si ha un pomeriggio in cui si sta in casa, ne possiamo fare una, che dura molto e ci ripaga per tanti e tanti giorni! Ti abbraccio :-)
bellissima rispolverare una ricetta di vecchia data ..mi sembra cosi buona..brava!"
Che tenerezza...a parte la torta che è da rifare subito (la tua è bellissima!) ma lo sfogliare certe riviste come quella di cui parli è di una tenerezza incredibile, ricordi di persone care, di noi piccoli, di odori e sapori "di casa".
Ma lo sai che il macinacaffè della moulinex ce l'ho? probabilmente sarà la versione di qualche anno dopo il 57 ma è quello...
:)
Che meraviglia avete scovato....e bellissima anche la torta :-9
Buon Anno!!!
Che torta spaziale....ti è venuta una favola, davvero!
E poi che bella la rivista vintage...anch'io ne ho qualcuna, di ricamo però.....
bacioni!
@ Mary Forte, vero, l'"archeologia culinaria"!?! Mi piace proprio tanto rispolverare le ricette di vecchie riviste e di annosi libri di cucina! Buonissima serata, cara Mary! :-)
@ Serena Della serie...."a volte ritornano"! E' buffissimo e anche emozionante ritrovare, nelle nostre cantine, nello stipetto di una vecchia zia, nei mercatini dell'usato questi anziani compagni di vita, che siano pieni di acciacchi o perfettamente funzionanti...i vecchi elettrodomestici! Saluti al tuo Moulinex! E un bacione a te ;-)
@ Antonella Buon anno anche a te! Che sia pieno di felicità! :-D
@ Simo Grazie! Sarei proprio curiosa di vedere le tue riviste ...anche a me piace tanto il ricamo, specialmente il punto croce ( che poi è l'unico che mi riesce...;-P )! Un abbraccio
Romy, ma sei un mito!!! Le riviste gastronomiche di 50 anni fa sono una vera chicca!! Vorrei tanto poter sfogliarle..
In compenso ho un libro sulla gestione della casa, compreso cucina, di mia mamma, sempre del 1957.. Le cose erano davvero diverse anni fa..
E quanto alla torta..si vede che la cucina allora apparteneva alle casalinghe - chi altri avrebbe tempo di passare un pomeriggio, intrecciando le sfoglie?..
Un vacione!
ciao sono carmen da poco ho un blog e ho cominciato a visitare i vostri blog sono rimasta piacevolmente emozionata dal tuffo indietro negli anni che hai fatto fare con la tua torta non ero ancora nata in quegli anni però che bello!!!!!! ti posto l'indirizzo del mi blog http://carmendavino.altervista.org
Incredibileeeeeee!!!
Ecco cosa cercare nei mercatini...basta cianfrusaglie, solo numeri arretrati doc!
Grazie per tutte le info, èn stato un piacere leggerti!
Un caro augurio per un 2009....ricercatissimo!!!
@ Carmen Ciao, benvenuta! Come mia consuetudine, offro qualcosa a chi mi viene a trovare per la prima volta: a te porgo un tè alla vaniglia, insieme ai miei auguri per il tuo neonato blog ( anche il mio ha solo qualche mese...è ancora un pupetto! ) Vado subito a vederlo...Un bacio e...torna "Chez Moi!" :-)
@ Cindystar Grazie, cara, mille auguri anche a te! :-D I mercatini dell'usato sono la mia passione: libri, riviste, teiere: anche elettrodomestici che magari non avrei potuto permettermi e che ,con una "rinfrescatina" ,sono ritornati perfetti e mi hano dato un sacco di aiuto nei miei esperimenti culinari! Bacioni
Ciao Romy! Bella l'idea di scovare i vecchi numeri di Cucina Italiana per poi provarne alcune ricette... questa torta, che non conoscevo, è favolosa, stupenda da vedere e non oso immaginare come sia il sapore!
Un bacione!!!
@ Camomilla Osa, osa! Comunque ho intenzione di pubblicare , in futuro, qualche altra ricettina presa da questi giornali, perchè alcune sono davvero interessanti! Baci e auguri :-)
Divertentissimo! Grazie per aver condiviso con noi queste chicche :-) Auguri sinceri per uno strepitoso 2009!
Romy, non sò se mi incantano di più le tue ricette o i tuoi post..... Adorabili.
Buon 2009 tesoro
Besitos
@ Twostella Tanti auguri anche a te, tesoro! Buon 2009! :-D
@ Panna Mara, auguri! Che il 2009 sia per te un anno meraviglioso! :-D
Ciao Romy, post interessantissimo e la rivista un piccolo bijoux!
La tua torta è venuta una meraviglia :)
Mille auguri per un sereno 2009!
Un bacio
Carla
@ Carla Un bacio anche a te, carissima Carla! Buon 2009! :-D
una torta da sogno ... come solo tu sai essere cara Romy ... il tuo blog è uno dei miei angolini preferiti ... ti auguro un 2009 pieno di salute e serenità per i tuoi cari e volevo ringraziarti per i tuoi commenti sempre troppo carini che mi emozionano sempre!!!ti abbraccio
dida
carissima...sono passata farti i miei più sinceri, cari e sentitissimi auguri di un 2009 speciale!!
baciusss
@ Dida70 Auguri anche a te! E grazie per i bellissimi complimenti...che contraccambio! Bacioni :-)
@ Brii Eccoti! Che piacere, che tu sia passata dal mio blogghettino! Mille auguri anche a te e ai tuoi cari! :-)
ma questo post è una chicca ,ma chicca chicca!
@ Marcella Candido Cianchetti Grazie e...benvenuta! Ti offro virtualmente un buon caffè con una fetta di torta alle noci...spero di aver indovinato i tuoi gusti! Inoltre ti faccio, anche se un po' in ritardo, tanti auguri per l'anno appena cominciato! Buona giornata! :-)
eeh!!! Anche tuuuu??!!!! :-)))
Grande!, dovremmo fare un club :-))
@ Sigrid ....Perchè no? La cucina italiana è un giornale mitico...mi diverto un sacco non solo a leggere le ricette e ad ammirare le foto, ma anche a sbirciare la posta del cuore e i consigli di galateo....ne è passata acqua sotto i ponti! Un bacione, cara Sigrid, e grazie mille di essere passata Chez Moi! :-D
ciao se ti interessa ho trovato collezione completa di mia nonna di riviste La cucina italiana degli anni 60, 70, 80.
ti lascio mia email se ti interessano: elisabettasforza@hotmail.com
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