martedì 27 gennaio 2009

La minestra di Esaù...


Oggi ho cucinato un piatto semplice.
Un piatto della tradizione ebraica.
Oggi è il giorno della memoria.
E ho voluto idealmente condividere la tavola con chi non c'è più....

Genesi 25,29-34

29 Or mentre Giacobbe faceva cuocere una minestra, Esaù sopraggiunse dai campi, tutto stanco. 30 Esaù disse a Giacobbe: «Dammi per favore da mangiare un po' di questa minestra rossa, perché sono stanco». Perciò fu chiamato Edom.
31 Giacobbe gli rispose: «Vendimi prima di tutto la tua primogenitura». 32 Esaù disse: «Ecco, io sto morendo; a che mi serve la primogenitura?» 33 Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Esaù glielo giurò e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 34 Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo modo che Esaù disprezzò la primogenitura.


Le lenticchie rappresentano un alimento prezioso, soprattutto per i Sefarditi , ma anche per le popolazioni arabe dell'area medioorientale.

Ho tratto questa ricetta da un libro, molto ben scritto e corredato di splendide immagini: il titolo è "Viaggio Illustrato nella Cucina Ebraica", edizioni Nardini ; l'autore è Claudio Aita, studioso di storia medievale, di storia dell'arte ,di religioni, oggi residente in toscana: tra i suoi vari lavori, annovera anche un volume sulla cucina Islamica.

E' una minestra semplice, e non è specificatamente ebraica: nel senso che potremmo ritrovarla in tantissime cucine regionali...Ma proprio per la sua semplicità, per la presenza delle lenticchie, rese così celebri dal passo della Genesi, e di ingredienti facili a reperirsi, ho pensato che fosse giusto proporla....

Per il resto, non ho parole....

La storia, le immagini, la testimonianza di chi ha visto dicono già abbastanza....

Minestra di lenticchie ( detta "Di Esaù" )

400 g di lenticchie

400 g di macinato di ottima qualità

200 g di passata di pomodoro

1 carota e una costa di sedano ( ma se gradite anche un po' di più...)

prezzemolo e, a piacere, nepitella e maggiorana (questa è una mia aggiunta )

1 o 2 foglie di alloro (questo l'ho aggiunto io, perchè mi pare che impreziosisca la preparazione...)

2, 3 cipolle medie

olio EVO

sale, pepe q.b.


Mettete a bagno le lenticchie per qualche ora. Tagliate fini le carote ed il sedano, tritate le cipolle. Mettete le lenticchie, dopo averle scolate, in un ampio tegame: aggiungete carote, sedano, cipolle, la passata di pomodoro, alcune cucchiaiate di olio, una foglia di alloro ( ci sta davvero bene, credete...) ed il sale. Unite poca acqua e fare bollire fino a quando il tutto non sarà cotto. Togliete l'alloro.

Intanto mettete metà del macinato in una padella con poco olio, e cuocetelo, dopo averlo salato e pepato. Invece dell'olio di oliva, potrete usare, se avrete la fortuna di trovarlo ( io l'avevo comprato in Francia,e l'ho utilizzato...) del grasso di oca. Fate con la restante carne delle polpettine, ed unitele nella padella, aggiungendo se volete un'altra foglia di alloro che toglierete quasi subito, e un altro pizzichino di sale: fatele cuocere perfettamente. Se vorrete, potrete unire poche foglioline di maggiorana e/o di nepitella, che poi toglierete.

Impiattate la minestra, mettendo sopra il sughetto con macinato e polpettine, poco pepe di macina, prezzemolo fresco ( o alloro, o foglie tenerissime di sedano...).



15 commenti:

La Signora Laura ha detto...

Che bella idea ricordare questa triste giornata con questa minestra, calda e rassicurante. Bravissima.

Manuela e Silvia ha detto...

semplice ma buono!baci baci

Fantasilandia ha detto...

Bellissimo post per ricordare...
Brava Romy sei sempre super dolce!!!
La minestra bunissimaaaaaa
Bacini e buona settimana ;-D

Mirtilla ha detto...

complimenti amica mia,questa gustosissima minestra,con tanto di polpettine in bella vista,e'una
vera tentazione!!

Serena ha detto...

Questa minestra ha un aspetto molto bello; la cucina ebraica è ricca di spunti interessanti e molto salutari: l'anno scorso, a Pitigliano, dove il ghetto ebraico sopravvive, con le sue tradizioni, acquistai molti prodotti kosher e la commerciante mi spiegò una quantità di cose davvero curiose sulle regole alimentari di questa cultura, motivando ciascuna con ragioni più igieniche che puramente morali. E questo mi ha fatto pensare ai precetti che disciplinano l'alimentazione musulmana, molto simili, eccezion fatta per gli alcolici, e che sono dettati dai medesimi motivi, in quanto medesime sono le zone di origine... E da lì è partita una serie di riflessioni più ampie su quanto sono pretestuose le giustificazioni di carattere religioso, etnico, morale che si danno alle guerre e ai genocidi, dagli albori dell'umanità ad oggi, mi auguro non per sempre...

Romy ha detto...

@ Laura Sono contenta: hai colto quello che volevo comunicare...Baci :-)

@ Manu e Silvia Sì: nonostante l'estrema rusticità è davvero una minestra molto gustosa: buona giornata! :-)

@ Fantasilandia Grazie delle tue parole, sempre carine e gentili...un abbraccio :-)

@ Mirtilla Guarda: nemmeno io non mi immaginavo che venisse così buona...e invece...Ti invio un bacione :-)

@ Onde99 Ciao, tesora, come va? Ti ho scritto...Anche io sono andata a Pitigliano diversi anni fa, ma non ho potuto approfondire perchè è stata una visita davvero veloce...Anche io ho intenzione di approfondire la conoscenza di questo tipo di cucina: mi piace imparare i piatti di altre culture, di altri paesi...è un po' come viaggiare, nella storia e nella geografia: ad esempio...non capisci fino in fondo la Grecia se non assaggi lo Tzatziki, e il sapore di Marsiglia...è proprio quello della Soupe de Poissons! Secondo me è una pratica che apre la mente, e il cuore....Un abbraccio forte: buona giornata! :-)

Cristina ha detto...

Complimenti Romy !
La minestra è da provare.

Patrizia ha detto...

Bella la ricetta ma bello soprattutto il contesto in cui é inserita...sono con te niente parole, immagini e testimonianze sono sempre presenti a farci ricordare l'orribile periodo di storia che ci appartiene!!!!

Simo ha detto...

Sei meravigliosa..............

Carolina ha detto...

Hai avuto un'ottima idea per questa giornata. Un bel modo per ricordare... Sfortunatamente non ho ancora mai provato niente della cucina ebraica.
A presto.

Romy ha detto...

@ Cristina Ciao! Che piacere ritrovarti! A quando la prossima bella raccolta? Quella della minestre era eccezionale! bacioni :-)

@ Mariluna Non riesco ad esprimermi, quando sono di fronte a cose tanto grandi...io sono cresciuta nella bambagia, in un paese libero...non me la sento di affrontare un dolore così grande, che solo chi lo ha provato può comprendere fino in fondo...Grazie mille della visita, cara Mariluna! :-)

@ Simo E tu sei troppo gentile...Comunque un complimento non si rifiuta mai: lo accetto ben volentieri, soprattutto perchè viene da una persona carina e dolce come te... Grazie, cara Simo, e buona giornata! :-)

Romy ha detto...

@ Carolina Buongiorno! Anche io sono alle prime armi: e questo, ripeto, è un piatto commemorativo e simbolico, non è propriamente e solamente ebraico...A Livorno, come spiegavo a Dida70, la tradizione culinaria ebraica è molto forte: e anche piatti come le triglie alla mosaica, che sono da sempre tipici livornesi, sono, come dice il nome stesso, ebraici....E' una cucina varia,buona, semplice: ci sono dei dolci buonissimi, e le azzime vengono davvero cucinate in molti modi...Il cuscussù, poi, è favoloso...se farò nuove sperimentazioni, vi terrò informate! baci :-)

Franceschina ha detto...

La minestra di lenticchie sembra davvero eccezionale.. voglio assolutamente provarla!! Poi ho un interesse particolare per la cucina ebraica quindi ancora più interessante! Bravissima Romi cara come sempre

Romy ha detto...

@ Cianfresca Grazie! Buon fine settimana e un bacione grande ( P.S. La cucina ebraica è secondo me tutta da scoprire....)

Giacobbe, Esaù, lenticchie ha detto...

BS"D

Mi sia consentito un commento a Onde99:

>> acquistai molti prodotti kosher
>> e la commerciante mi spiegò una
>> quantità di cose davvero
>> curiose sulle regole alimentari
>> di questa cultura, motivando
>> ciascuna con ragioni più
>> igieniche che puramente morali.

Guardi, chi le ha detto questo ha nozioni di Ebraismo del tutto erronee e l'ha indotta in errore. L'ebreo rispetta le regole della Kasherut, cioè mangia cibi Kosher, perché il Signore glielo ha ordinato, e l'ebreo devoto serve il Creatore con devozione. Non c'è nessuna implicazione igienica e non credo ci sia alcun testo tradizionale dei Maestri dell'Ebraismo che implichi o sottintenda una tale idea. A parte questo, ottime le lenticchie, ovvio.