A volte, nei bar, mi capita di vedere la faccia smarrita e l'espressione dimessa di chi, sospirando, ordina un caffè d'orzo...."Eh, d'altra parte l'espresso mi rende nervoso!" " Purtroppo soffro di stomaco!" " Che devo fare? Ho già preso due caffè normali..." Il caffè d'orzo è quindi il Refugium Peccatorum di chi ha già ingerito troppa caffeina, il surrogato che si dà ai bambini quando, a tavola, a fine pranzo, vogliono anche loro la tazzina da sorbire come i grandi.
Ma nooo! Il caffè d'orzo, non solo è buono e fa bene, è nutriente, è adatto a tutti, e a tutte le ore del giorno, ma, soprattutto....vive di vita propria! Certo, come del resto il caffè insignito del titolo di "normale", deve essere di ottima qualità, con la tostatura giusta, e magari di origine biologica... Ne ho assaggiati alcuni impareggiabili: vengono prodotti proprio nella mia adorata Toscana, ad esempio in provincia di Siena...
Un buon orzo, magari fatto con la napoletana, col tocco di qualche grano di anice messo furtivamente nel filtro a dare quel gusto in più...non ha rivali!
In un libriccino molto ben fatto, ma che credo non sia più in commercio," Il miele ed i prodotti dell'alveare" di Walter Pedrotti, ho trovato questa ricetta: l'ho subito adottata con entusiasmo, anche perchè, nell'era delle creme preconfezionate e delle polverine pronte in due minuti, penso che farsi un budino da soli, magari con ingredienti inconsueti, sia molto divertente, oltre che facile e veloce. A dire la verità è un budino molto cremoso, quello che ne vien fuori: per dare maggior consistenza basterà aumentare la quantità di maizena, o unire poco addensante, tipo la polvere di agar-agar. Vi consiglio comunque di iniziare provando con le dosi che vengono fornite dall'autore...
Ho posto qualche piccola modifica, che segnalerò e che, a mio avviso, rende questo budino ancora più gradevole. Ringrazio inoltre Walter Pedrotti, eclettico e prolifico scrittore di libri graziosi ed utilissimi, per avermi, inconsapevolmente, fatto dono di questa buona ricettina.
Prendete:
mezzo litro di caffè d'orzo abbastanza concentrato
50 g di uva passa
la buccia grattugiata di un limone
mezza stecca di vaniglia ( o mezza bustina di vanillina, mescolata alla maizena )
qualche goccia di aroma ai fiori d'arancio ( a chi piace...questa è la mia magica aggiunta, ma nella ricetta originale non ci sarebbe )
tre cucchiai colmi di amido di mais ( maizena )
tre cucchiai di miele ( io ho scelto quello di castagno, che trovo molto adatto )
pinoli ( che io ho tostato per renderli più aromatici ) per decorare
io ho aggiunto anche qualche goccia di dolcificante liquido, perchè il caffè che avevo fatto era veramente molto concentrato e, quindi, amarissimo: per decorare ho poi messo in più delle scorzette di arancia...
Il caffè dovrà essere freddo ( potrete anche farlo con un buon liofilizzato ! ) . Mettete l'uvetta a bagno in acqua tiepida ( a cui io ho aggiunto poco brandy ) per una mezz'ora, poi scolatela bene e frullatela con qualche cucchiaio di caffè. Mettete in un pentolino antiaderente la maizena ben setacciata ed eventualmente addizionata di vanillina, poi unite a poco a poco stemperando bene il restante caffè, la purea di uvetta, la scorza o l'aroma di limone, quello di fiori d'arancio se lo gradite, e portate lentamente ad ebollizione. Dovrete girare continuamente ,ed il fuoco dovrà essere molto basso ( eventualmente usate anche uno spargifiamma, o mettete il tutto a bagnomaria ). A partire dall'inizio del bollore, il composto dovrà cuocere per cinque, sei minuti. Ponetelo poi a raffreddare, prima a temperatura ambiente, poi in frigorifero,in stampini singoli o in tazzine, guarnendo il tutto con i pinoli tostati e le scorzette.
A proposito, se siete sempre alla ricerca di prodotti da sostituire o da affiancare al caffè, per necessità, ma anche per il piacere del palato, date un'occhiata qui!
E poi...vi ricordate la mitica Miscela La Vecchina? Qui, specialmente in fondo all'articolo, ce n'è qualche cenno...e che dire della squisita Ecco?Il suo semplice, quanto efficace "packaging" a righe oblique l'ho ritrovato anche in riviste di decine di anni fa!
Tratta dal numero del dicembre 1957 de La Cucina Italiana, vero tesoro che, insieme ad altri della stessa serie, ho scovato in un mercatino dell'usato...
Ma nooo! Il caffè d'orzo, non solo è buono e fa bene, è nutriente, è adatto a tutti, e a tutte le ore del giorno, ma, soprattutto....vive di vita propria! Certo, come del resto il caffè insignito del titolo di "normale", deve essere di ottima qualità, con la tostatura giusta, e magari di origine biologica... Ne ho assaggiati alcuni impareggiabili: vengono prodotti proprio nella mia adorata Toscana, ad esempio in provincia di Siena...
Un buon orzo, magari fatto con la napoletana, col tocco di qualche grano di anice messo furtivamente nel filtro a dare quel gusto in più...non ha rivali!
In un libriccino molto ben fatto, ma che credo non sia più in commercio," Il miele ed i prodotti dell'alveare" di Walter Pedrotti, ho trovato questa ricetta: l'ho subito adottata con entusiasmo, anche perchè, nell'era delle creme preconfezionate e delle polverine pronte in due minuti, penso che farsi un budino da soli, magari con ingredienti inconsueti, sia molto divertente, oltre che facile e veloce. A dire la verità è un budino molto cremoso, quello che ne vien fuori: per dare maggior consistenza basterà aumentare la quantità di maizena, o unire poco addensante, tipo la polvere di agar-agar. Vi consiglio comunque di iniziare provando con le dosi che vengono fornite dall'autore...
Ho posto qualche piccola modifica, che segnalerò e che, a mio avviso, rende questo budino ancora più gradevole. Ringrazio inoltre Walter Pedrotti, eclettico e prolifico scrittore di libri graziosi ed utilissimi, per avermi, inconsapevolmente, fatto dono di questa buona ricettina.
Prendete:
mezzo litro di caffè d'orzo abbastanza concentrato
50 g di uva passa
la buccia grattugiata di un limone
mezza stecca di vaniglia ( o mezza bustina di vanillina, mescolata alla maizena )
qualche goccia di aroma ai fiori d'arancio ( a chi piace...questa è la mia magica aggiunta, ma nella ricetta originale non ci sarebbe )
tre cucchiai colmi di amido di mais ( maizena )
tre cucchiai di miele ( io ho scelto quello di castagno, che trovo molto adatto )
pinoli ( che io ho tostato per renderli più aromatici ) per decorare
io ho aggiunto anche qualche goccia di dolcificante liquido, perchè il caffè che avevo fatto era veramente molto concentrato e, quindi, amarissimo: per decorare ho poi messo in più delle scorzette di arancia...
Il caffè dovrà essere freddo ( potrete anche farlo con un buon liofilizzato ! ) . Mettete l'uvetta a bagno in acqua tiepida ( a cui io ho aggiunto poco brandy ) per una mezz'ora, poi scolatela bene e frullatela con qualche cucchiaio di caffè. Mettete in un pentolino antiaderente la maizena ben setacciata ed eventualmente addizionata di vanillina, poi unite a poco a poco stemperando bene il restante caffè, la purea di uvetta, la scorza o l'aroma di limone, quello di fiori d'arancio se lo gradite, e portate lentamente ad ebollizione. Dovrete girare continuamente ,ed il fuoco dovrà essere molto basso ( eventualmente usate anche uno spargifiamma, o mettete il tutto a bagnomaria ). A partire dall'inizio del bollore, il composto dovrà cuocere per cinque, sei minuti. Ponetelo poi a raffreddare, prima a temperatura ambiente, poi in frigorifero,in stampini singoli o in tazzine, guarnendo il tutto con i pinoli tostati e le scorzette.
A proposito, se siete sempre alla ricerca di prodotti da sostituire o da affiancare al caffè, per necessità, ma anche per il piacere del palato, date un'occhiata qui!
E poi...vi ricordate la mitica Miscela La Vecchina? Qui, specialmente in fondo all'articolo, ce n'è qualche cenno...e che dire della squisita Ecco?Il suo semplice, quanto efficace "packaging" a righe oblique l'ho ritrovato anche in riviste di decine di anni fa!
Tratta dal numero del dicembre 1957 de La Cucina Italiana, vero tesoro che, insieme ad altri della stessa serie, ho scovato in un mercatino dell'usato...
15 commenti:
Romy anche io perndo il caffè d'orzo, il caffè normale e anche quello decaffeinato mi fa malissimo!!! E questa tua ricettuzza me gusta parecchio.
Poi la decorazione una chiccheriaaaaaaaa
Bravissima.
P.s. Abbiamo gusti simili ;-P
Bacio
Hai proprio una chicca in casa, un numero addirittura del 57 :O
Cmq mi piacerebbe un sacco assaggiare queto budino per sapere che gusto possa avere, a vederlo così mi intriga non poco;-)
@ Fantasilandia Sono contenta che ci piacciano le stesse cose! Il caffè d'orzo è una delle bevande più buone che siano mai state inventate: ma non quei tristissimi espressi d'orzo che fanno al bar ( anche se, a dir la verità, quello della Eraclea è davvero molto buono...! ), ma quello fatto " alla turca" o con la napoletana...profumatissimi! Un abbraccio :-)
@ Sweetcook Guarda, quando li ho visti sono rimasta a bocca aperta... Sono sicuramente ciò che è rimasto di una collezione più nutrita,e cioè: il numero di Natale, quello di Pasqua, quello di Carnevale, ed altri tre che ...chissà quale valenza avevano!Forse custodivano qualche ricetta che ,a chi li aveva comprati, piaceva in particolar modo!Un bacio :-)
ma guarda che ricetta particolarissima... brava!
a me il caffè d'orzo piace con una fettina di arancia e una spolverata di cannella...
bello il blog invernale natalizio!
buona settimana!
@ Grazie! Peccato che la musica che ho messo di sottofondo ci metta sempre un po' a caricarsi...Cannella/arancia/orzo...che triade favolosa!Un bacione :-)
A me piace tanto il caffé di orzo! :-p e mi piacerebbe anche molto questo budino..
Grazie di aver parlato di me....eheheheh...io sono una bevitrice di caffè d'orzo! E devo dire che mi piace moltissimooo!!!
Questo budino poi dev'essere una bontà!
Bacioni
ciao romy, anch'io bevo solo caffé d'orzo é buono e nutriente perché privarsene, in più se ne puo anche abusare...interessante percio' il tuo budino mi trovo sola sola a casa e mi sa che lo provo!!!
grazie per il voto...mi faccio poca pubblicitàma so' che chi mi vota lo fa spontaneamente e questo mi gratifica molto!!!!
un bacio
@ Nightfairy E dai...lasciati tentare! La ricetta è facile, gli ingredienti più o meno ce li abbiamo tutti...provare è d'obbligo! Buonissima giornata :-)
@ Simo hai guardato i links che ho messo riguardo ai vari "sostituti" del caffè? Secondo me il Malto Kneipp è un portento...un giorno o l'altro voglio provare ad infilarlo in qualche ricettuzza...Bacioni :-)
@ Mai voto fu più meritato! Per quanto riguarda il budino, metti l'aroma di fiori d'arancio solo se ti piace, perchè si sente abbastanza! Un abbraccio grande grande :-)
Il caffè d'orzo è anch uno dei miei rifugi, a volte passo dei periodi nei quali non posso concedermi quello trazionale, pena tachicardia e bruciore di stomaco, e l'orzo mi aiuta se proprio ho voglia di una tazzina! Sono certa che anche questo particolarissimo budino mi piacerebbe!!!
Un bacio grande
@ Adoro tutte le bevande calde...starsene in poltrona con una bella tazza fumante in mano, è uno dei piaceri che l'inverno porta con sè!!!Il tè ed il caffè d'orzo vanno per la maggiore, in casa mia, ma anche il dorato e profumatissimo infuso di cui porti il nome è uno dei miei preferiti! Ti abbraccio :-)
che bella cosa è venuta fuori!
mi hai stupita con l'effetto speciale dell'orzo budinato! chi ci pensava mai?
l'orzo è la mia risorsa, non prendendo caffè, se mi invtano ad un caffè!
sono patita del malto kneipp, l'orzo maltizzato, che ha sapore più dolciastro,
e poi la simpatica vecchina del caffè, che ho appreso come modo di dire a forza di sentirlo dire!
ma c'è anche la vecchina dell'aceto che è persino più dark!
la miscela leone mi pare troppo un surrogato,
infine complimenti per la nota di memoria dell'ecco!
mi piace il tuo stile di ricercatrice dei prodotti di memoria!
un abbraccio!
@ Grazie! Guarda, vado nei mercatini dell'usato e dell'antiquariato con lo spirito dell'archeologa! Mi piacciono da morire non solo le riviste vecchie, quelle dalle cui foto, dalle cui pubblicità, dalle cui rubriche e copertine fuoriesca uno spaccato degli anni passati, ma anche gli elettrodomestici vecchi, quelli col design che ha fatto epoca, quelli che quando pigi l'unico, inequivocabile bottone fanno...CLONG! Lo so, lo so, mi riempio la casa di roba con la scusa " Ma dai, costa pochi euro! "...ma avere un robottino da cucina arancione-anni'80, o un'aspirapolvere con lo slittino sotto, anzichè con le ruote ( anche se magari non aspira...)è davvero uno spasso! Bacioni
anch'io prendo il caffè d'orzo, e mi piace in tazza grande, please.
@ Aiuola Odorosa Certo...la tazza grande è d'obbligo...che ne dici poi di una scorzetta di arancia, e poco poco zucchero mascobado? Questo, per me, è IL caffè d'orzo! Buona giornata! :-)
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