Non so se ho fatto bene ad attribuire l'etichetta di Chutney a questa preparazione: fatto sta che non sapevo bene che appellativo usare, ma la presenza dell'aceto di mele, della frutta, dello zucchero mi hanno suggerito questa definizione. Il tutto è nato da una passeggiata in giardino di prima mattina: l'autunno mi regala le ultime rose, e il fatto che è tantissimo tempo che non le tratto ( un anno e più: le ho trascurate per problemi miei di salute, le mie bellissime bambine! ) mi ha spinto a provare una preparazione che le prevedesse. Avevo in casa l'acqua di rose, e migliaia di fiori color zaffiro facevano capolino dalla siepe del rosmarino. Ho pensato a qualcosa di molto fresco e profumato, da accostare ad un pecorino poco stagionato o ad un pollo alla griglia: ho affidato infine il compito di legare il tutto alle piccole, croccanti mele del giardino della mia vicina ( regalate, non rubate...non pensate subito male! :P )
Avevo varie rose a disposizione: ho scelto i profumati e consistenti petali di una meraviglia creata dai vivai francesi Meilland, la rosa Elle: il fogliame scuro e lucido, le rose grandi e sfumate, i rami robusti ed inermi, ovvero senza spine, la rendono per i giardinieri una diva magnifica, ma senza troppe pretese. Ma ci sono molte altre rose profumate di cui potersi "cibare": mi vengono in mente Kazanlik, la rosa bulgara, protagonista alcune estati fa di alcuni esperimenti "marmellatieri", o la dolcissima e romantica Gertrude Gekyll, nata a memoria della grande paesaggista.Comunque, non essendo maggio, la scelta è limitata, perchè non tutte le nostre beniamine ci regalano una seconda fioritura...! Senza addentrarci troppo nell'argomento, basterà che abbiate a disposizione delle rose profumate e, mi raccomando, non trattate: magari qualche siepe abbandonata potrà regalarvene qualcuna, addolcita dal tepore di questo bell'autunno...
50 g di petali di rosa, lavati delicatamente in acqua corrente
80 g di acqua di rose ad uso alimentare (la trovate nei negozi etnici )
250 g di mele, meglio se ben polpose tipo le renette
1 cucchiaio di aceto di mele
10 g di pectina ( un cucchiaio colmo )
150 g di zucchero
1 cucchiaio e mezzo di fiori di rosmarino freschi
Spruzzate con l'acqua di rose i petali, e lasciateli ad ammorbidirsi dolcemente per una mezz'ora.
Trasferite il tutto in una pentola ampia ( se volete, potrete spezzettare grossolanamente con le mani i petali, ma solo da ultimo e senza usare strumenti per non perdere nemmeno una goccia del prezioso olio essenziale, e per non farli annerire )
Unire l'aceto di mele, le mele ridotte a dadolini piccolissimi, lo zucchero precedentemente mescolato alla pectina.
Portate ad ebollizione e cuocete a fuoco vivace per tre/quattro minuti.
Nell'ultima manciata di secondi, unite a pioggia i fiorellini del rosmarino.
Invasate e consumate nel giro di una decina di giorni.
Il profumo è molto intenso, quindi utilizzatene piccole quantità. Come ho già accennato, è molto buona con formaggi freschi, tipo lo stracchino, e con carni bianche alla griglia. Ed è anche molto, molto scenografica, specialmente se al momento di servirla avrete cura di cospargere qua e là qualche fiorellino fresco.
Avevo varie rose a disposizione: ho scelto i profumati e consistenti petali di una meraviglia creata dai vivai francesi Meilland, la rosa Elle: il fogliame scuro e lucido, le rose grandi e sfumate, i rami robusti ed inermi, ovvero senza spine, la rendono per i giardinieri una diva magnifica, ma senza troppe pretese. Ma ci sono molte altre rose profumate di cui potersi "cibare": mi vengono in mente Kazanlik, la rosa bulgara, protagonista alcune estati fa di alcuni esperimenti "marmellatieri", o la dolcissima e romantica Gertrude Gekyll, nata a memoria della grande paesaggista.Comunque, non essendo maggio, la scelta è limitata, perchè non tutte le nostre beniamine ci regalano una seconda fioritura...! Senza addentrarci troppo nell'argomento, basterà che abbiate a disposizione delle rose profumate e, mi raccomando, non trattate: magari qualche siepe abbandonata potrà regalarvene qualcuna, addolcita dal tepore di questo bell'autunno...
50 g di petali di rosa, lavati delicatamente in acqua corrente
80 g di acqua di rose ad uso alimentare (la trovate nei negozi etnici )
250 g di mele, meglio se ben polpose tipo le renette
1 cucchiaio di aceto di mele
10 g di pectina ( un cucchiaio colmo )
150 g di zucchero
1 cucchiaio e mezzo di fiori di rosmarino freschi
Spruzzate con l'acqua di rose i petali, e lasciateli ad ammorbidirsi dolcemente per una mezz'ora.
Trasferite il tutto in una pentola ampia ( se volete, potrete spezzettare grossolanamente con le mani i petali, ma solo da ultimo e senza usare strumenti per non perdere nemmeno una goccia del prezioso olio essenziale, e per non farli annerire )
Unire l'aceto di mele, le mele ridotte a dadolini piccolissimi, lo zucchero precedentemente mescolato alla pectina.
Portate ad ebollizione e cuocete a fuoco vivace per tre/quattro minuti.
Nell'ultima manciata di secondi, unite a pioggia i fiorellini del rosmarino.
Invasate e consumate nel giro di una decina di giorni.
Il profumo è molto intenso, quindi utilizzatene piccole quantità. Come ho già accennato, è molto buona con formaggi freschi, tipo lo stracchino, e con carni bianche alla griglia. Ed è anche molto, molto scenografica, specialmente se al momento di servirla avrete cura di cospargere qua e là qualche fiorellino fresco.
2 commenti:
romy..ma è un chutney spettacolare!
ho ancora un fiore dello speek's yellow in fiore..è grande ed è profumatissimo.
le renette dovrebbero essere ancora in dispensa e vado anch'io fare un giro in giardino cercare i fiori di rosmarino..
sisi...provo anch'io!!
buonissima serata
bacioniii
Speck's yellow è davvero una bella e robusta rosa,molto, molto profumata! Ti auguro buon chutney...poi fammi sapere se ti è piaciuto :)
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