L'autunno è forse la stagione che preferisco. I colori, i suoni, la luce lo rendono ai miei occhi un appuntamento che attendo ogni volta con gioia. Quando ho visto in un negozio di Pistoia la scritta " farina nuova di castagne", ho realizzato l'arrivo di questo periodo dell'anno, e non ho saputo resistere a comprarla , pregustando la colazione che mi sarei preparata il giorno dopo. Il tutto è ispirato ad un dolce toscano antico e povero, ma che nella variante "crepe" diventa un fondersi sontuoso di temperature e consistenze diverse: e poi... il profumo.... l'arancia amara solletica il naso sul fondo di tabacco vellutato della castagna. A fare da paciere, il bianco della ricotta, che deve essere della migliore qualità, lavorata velocemente per renderla vellutata. Munitevi di un ottimo padellino antiaderente, perchè è una crepe morbida, che tende ad attaccarsi. E voi celiaci, preparatevi a leccarvi i baffi, dato che questo dolce è adatto anche a voi.
1 uovo
3 cucchiai colmi di farina di castagne
un pizzichino di sale ( io uso quello di guerande, che non è troppo "aggressivo"...)
qualche cucchiaio di latte, tanto da raggiungere la consistenza di una crema non troppo liquida
burro per il padellino
200 g di ricotta di mucca
due cucchiai rasi di zucchero
marmellata di arance AMARE ( precisazione d'obbligo...)
a piacere un fiuto di cannella
Lavorare l'uovo con la farina di castagne, incorporando poi a poco a poco il latte fino ad avere la consistenza desiderata ( non posso essere precisa con le dosi, dato che ogni farina prende il liquido a seconda di quanto è fresca, del tipo etc...) e il pizzichino di sale, che esalta la sapidità della castagna.
Intanto lavorate la ricotta prima da sola, poi aggiungendovi lo zucchero.
Imburrate bene il padellino e fate la crepe, badando bene di cuocerla bene da un lato prima di girarla, in quanto tende a spezzarsi, data la farina utilizzata:nel caso anche venisse un poco doppia, non importa...il risultato sarà ugualmente eccellente.
Spegnere il fuoco e versare la ricotta, spalmandola e richiudendo subito la pasta, per mantenere i contrasto caldo/freddo della crepe con il suo ripeno.
Intiepidire un cucchiaio o due di marmellata di arance e spalmarla sulla crepe. guarnendo poi con qualche zeste d'arancia e a piacere con poca cannella.
Credo che sia ottima e scenografica anche fiammeggiata con Cointreau, ma mi piace di più pensarla come un qualcosa di semplice, scegliendo ingredienti di prima qualità.
Io la accompagno con caffè d'orzo bollente: il connubio orzo/arancia , infatti, mi piace veramente tanto, anche nella variante più spicciola della scorzetta nella tazzina, messa prima di versarvi il caffè .
Chi ama il tè , può accostarvi un Lung Ching, il cui sapore ...ricorda proprio le castagne!
1 uovo
3 cucchiai colmi di farina di castagne
un pizzichino di sale ( io uso quello di guerande, che non è troppo "aggressivo"...)
qualche cucchiaio di latte, tanto da raggiungere la consistenza di una crema non troppo liquida
burro per il padellino
200 g di ricotta di mucca
due cucchiai rasi di zucchero
marmellata di arance AMARE ( precisazione d'obbligo...)
a piacere un fiuto di cannella
Lavorare l'uovo con la farina di castagne, incorporando poi a poco a poco il latte fino ad avere la consistenza desiderata ( non posso essere precisa con le dosi, dato che ogni farina prende il liquido a seconda di quanto è fresca, del tipo etc...) e il pizzichino di sale, che esalta la sapidità della castagna.
Intanto lavorate la ricotta prima da sola, poi aggiungendovi lo zucchero.
Imburrate bene il padellino e fate la crepe, badando bene di cuocerla bene da un lato prima di girarla, in quanto tende a spezzarsi, data la farina utilizzata:nel caso anche venisse un poco doppia, non importa...il risultato sarà ugualmente eccellente.
Spegnere il fuoco e versare la ricotta, spalmandola e richiudendo subito la pasta, per mantenere i contrasto caldo/freddo della crepe con il suo ripeno.
Intiepidire un cucchiaio o due di marmellata di arance e spalmarla sulla crepe. guarnendo poi con qualche zeste d'arancia e a piacere con poca cannella.
Credo che sia ottima e scenografica anche fiammeggiata con Cointreau, ma mi piace di più pensarla come un qualcosa di semplice, scegliendo ingredienti di prima qualità.
Io la accompagno con caffè d'orzo bollente: il connubio orzo/arancia , infatti, mi piace veramente tanto, anche nella variante più spicciola della scorzetta nella tazzina, messa prima di versarvi il caffè .
Chi ama il tè , può accostarvi un Lung Ching, il cui sapore ...ricorda proprio le castagne!
1 commento:
Caspita, che meraviglia :)
Io adoro la ricotta fresca, e devo dire che i dolci alle castagne non li faccio spesso semplicemente perche` non ci penso! Concordo in pieno sul te` suggerito, avrei preso lo stesso :)
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